ITINERARIO DI DUE GIORNI A URBINO E DINTORNI

Nel Montefeltro dove la natura si fonde con l’arte e la storia, troviamo borghi caratterizzati da case in pietra, strade strette e tortuose, chiese antiche e castelli medievali, dove la vita scorre lentamente delineata dai valori della tradizione. Ecco il mio itinerario di due giorni a Urbino e dintorni: Urbania, Urbino e Gradara:
1° giorno URBANIA
– Teatro Bramante- Piazza San Cristoforo
– Palazzo Ducale
– Cattedrale San Cristoforo Martire
– Chiesa di Santa Caterina
– Chiesa dei Morti e Cimitero delle mummie visita guidata
– Barco Ducale e il Sentiero del Duca
URBINO
– Oratorio di San Giovanni e di San Giuseppe visita
– Parco della Resistenza e Fortezza Albornoz
2° giorno URBINO
– Chiesa della Santissima Annunziata
– Casa Raffaello
– Chiesa di San Francesco
– Cattedrale Santa Maria Assunta
– Palazzo Ducale e Rampa Elicoidale (visita)
– Chiesa di San Bernardino
GRADARA
– Il Castello e i Camminamenti di Ronda visita
– Passeggiata degli innamorati
– Museo Storico
– Chiesa San Giovanni Battista
URBANIA
è possibile parcheggiare gratuitamente in Piazza Padre Arnaldo Violini, e da lì inizia l’itinerario
Circondata dalle colline e attraversata dal fiume Metauro, fu ricostruita a fine del 1200 con il nome di Casteldurante, chiamata poi Urbania in onore del papa Urbano III che nella prima metà del secolo XVII elevò questo centro al grado di città e a sede vescovile. Circondata da alte mura più volte ricostruite Urbania è un piccolo borgo tranquillo e caratterizzato da vicoli suggestivi e botteghe di ceramica.
TEATRO BRAMANTE - Piazza San Cristoforo


In Piazza S. Cristoforo si innalza la colonna di S. Cristoforo monumento eretto dalla Comunità Urbaniese nel 1870 come ex-voto per il terremoto del 1781 e dell’epidemia colerica del 1855.
In piazza troviamo anche il Teatro Bramante. Fu realizzato sulle basi di un’antica fortezza trecentesca, rinnovato più volte l’attuale teatro, fu inaugurato dopo l’unità d’Italia nel 1864 con Il Trovatore di Giuseppe verdi, tutto in laterizio, ha una facciata in stile neoclassico, decorata nella parte centrale da un doppio ordine di semicolonne.
PALAZZO DUCALE

è sicuramente il cuore del borgo. Eretto per volere del Duca di Urbino Federico II da Montefeltro nel 1470 sopra una preesistente rocca dei Brancaleoni. Il Palazzo, di ben 6000 mq. fu una delle principali residenze dei duchi di Urbino. Vi abitò l’ultimo duca Francesco Maria II Della Rovere e dove morì nel 1631, il ducato passò poi allo Stato della Chiesa. Oggi è sede del Museo Civico e della Pinacoteca comunale, con una sala dedicata alle ceramiche durantine.
CATTEDRALE DI SAN CRISTOFORO MARTIRE

Edificata sull’Abbazia benedettina di San Cristoforo del Ponte a partire dalla fine del VI secolo, le forme rinascimentali risalgono al 1467.
All’interno si può ammirare il crocifisso ligneo di Pietro da Rimini del 1309 e nella cappella di San Cristoforo la statua del patrono in legno di fico policromo (1768). La Cattedrale è, infatti, dedicata a San Cristoforo, patrono della Città, protettore dei viaggiatori e degli automobilisti. A Urbania, già dai primi anni 20, la domenica seguente il 25 luglio (giorno del Santo) si tiene la benedizione degli autoveicoli.
CHIESA DI SANTA CATERINA
L’edificio fu eretto nel XIV secolo dalla Confraternita degli Artisti, a cui erano iscritti pittori, maiolicari, scultori, musicisti e medici. Tra gli scopi religiosi, sociali e caritativi della Compagnia, c’era anche quello di costruire, affrescare e decorare le chiese. Il piccolo edificio fu completamente ricostruito a partire dal 1522, la chiesa in un’unica navata rappresenta un bel esempio di interno barocco con innumerevoli stucchi, pitture, splendide figure angeliche e affreschi. Le pitture rappresentano la Vita di S. Caterina d’Alessandria.

CHIESA DEI MORTI E CIMITERO DELLE MUMMIE (visita guidata)


si entra solo con visite guidate su prenotazione o anche aggregandosi al momento dell’arrivo, magari in periodi di forte affluenza meglio prenotare, ecco il link per tutte le informazioni. Oltrepassando lo splendido portale gotico si entra nella piccola chiesa costruita nel 1380, al suo interno racchiude il “cimitero delle mummie” una sala con 18 mummie. L’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804 obbligava la sepoltura dei morti fuori dall’abitato, vennero quindi riesumati dalla cripta dell’antica chiesa, 18 cadaveri deceduti tra il Medioevo e il Rinascimento, che grazie a particolari muffe presenti nel terreno avevano subito un procedimento di mummificazione naturale. Fu così possibile capire la causa delle morti delle persone che il custode, personaggio pittoresco, racconta con dovizia di particolari: una donna morta di parto, un giovane accoltellato, uno storpio investito da un carro, ecc… Un luogo un po’ macabro ma allo stesso tempo affascinante.
IL BARCO DUCALE E IL SENTIERO DEL DUCA


C’è un breve sentiero, sulla riva del fiume Metauro che unisce il Palazzo Ducale di Urbania con il Barco, la riserva di caccia dei duchi. Luogo che offriva una possibilità di ristoro spirituale oltre che di svago fisico. Un tempo cavalieri e dame risalivano il fiume in barca, oggi è percorribile a piedi attraverso il panoramico e suggestivo Sentiero del Duca. E’ un facile sentiero di circa 1,5 chilometri che però nei giorni seguenti la pioggia è impraticabile per il fango, ma si può raggiungere il Barco Ducale anche in auto, a questo link informazioni utili.
All’interno vi si trovava un piccolo convento trecentesco di frati francescani minori, detti Zoccolanti, ma la struttura a causa della vicinanza del fiume agli inizi del ‘700 crollò. Fu ricostruito rendendolo quello che è oggi un imponente convento settecentesco in stile vanvitelliano, la cui chiesa è dedicata a San Giovanni Battista.
Il Barco è oggi sede delle attività e dei laboratori di ceramica e di artigianato artistico del Museo Civico. Il parco è pubblico.
URBINO

Ciò che mi ha colpito di Urbino, oltre alla sua bellezza, è la tranquillità che regna tra i suoi vicoli e la presenza di tanti giovani seduti ai tavolini dei bar o intenti a studiare nei parchi, viene voglia di fermarsi e di riappropriarsi dei propri ritmi naturali.
Consiglio di parcheggiare nel parcheggio Mercatale comodo per iniziare l’itinerario.
ORATORIO DI SAN GIOVANNI

l’Oratorio di San Giovanni, è sede dell’omonima confraternita laica fondata intorno alla metà del XIV secolo e tutt’ ora attiva. La struttura risale al 1365 ed in origine aveva la funzione di un ospedale per i pellegrini, gli infermi e i penitenti. Entrando si rimane sorpresi dall’esplosione di colori, i grandi affreschi sono di Lorenzo e Jacopo Salimbeni. La chiesa conserva la struttura originaria con il soffitto ligneo a carena di nave, mentre la facciata venne restaurata nel 1900 in stile neogotico.
ORATORIO DI SAN GIUSEPPE

E’ sede dell’omonima confraternita nata agli inizi del XVI ad opera del Padre francescano Gerolamo Recalchi da Verona. La chiesa è ad aula unica rettangolare, sia i bellissimi affreschi che le quattro tele raffiguranti episodi della vita di San Giuseppe sono opere del pittore urbinate Carlo Roncalli. Nella cappella di destra potremo ammirare il capolavoro dello scultore di Urbino Federico Brandani, che tra il 1545 e il 1550 vi realizzò un Presepe creato modellando tufo e pietra pomice. Nella volta soprastante la scena, le decorazioni in stucco danno vita ad una movimentata corte di angeli che sembra emergere direttamente dal cielo per celebrare la nascita di Gesù.
Sono possibili biglietti cumulativi per i due oratori ma solo in loco in contanti e senza prenotazione.
PARCO RESISTENZA E FORTEZZA ALBORNOZ

La fortezza si trova all’interno del parco della Resistenza: il parco nel 1975 è stato aperto al pubblico in occasione del trentesimo anniversario della liberazione, dedicato alla resistenza. Fu realizzata nella seconda metà del XIV secolo con funzione difensiva.
Edificata sul punto più alto del Monte di S. Sergio a Urbino. Deve il suo nome al cardinale Albornoz a cui tradizionalmente viene attribuita la sua costruzione. Nel corso dei secoli subì varie distruzioni e ricostruzioni; nei primi del ‘500, quando furono edificate le mura roveresche, la fortezza fu raccordata alla cinta muraria della città e nel 1673 la rocca fu ceduta ai padri Carmelitani Scalzi del vicino convento. Oggi è sede dell’ Accademia di Belle Arti e ospita al suo interno il Museo “Bella Gerit”, con una parte di ritrovamenti archeologici ed un’altra riservata alla storia dell’equipaggiamento da guerra in uso tra il 1300 e il 1500.
La sua posizione elevata offre una visione panoramica privilegiata della città di Urbino e del paesaggio che la circonda e ne fa un’opera di grande interesse storico e panoramico.
🌟 ho scelto di alloggiare a qualche chilometro fuori Urbino e di svegliarmi avvolta dal verde delle colline, nell’Hotel Mamiani Urbino & Relaxing Spa, dove ho trovato un accogliente centro benessere ed un eccellente ristorante, consigliatissimo!!
CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
nella Chiesa annessa all’ex Convento dei Carmelitani Scalzi dedicata alla Santissima Annunziata è stata collocata la riproduzione a grandezza naturale della tomba di Raffaello Sanzio, sarà in esposizione permanente. E’ stata realizzata nel 2020, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande genio del Rinascimento, ed era parte della bella mostra allestita a Roma nelle Scuderie del Quirinale. A pochi metri di distanza, la statua che lo raffigura a Piazzale Roma. Raffaello fu’ seppellito per suo volere al Pantheon a Roma.

CASA RAFFAELLO

E’ una tipica dimora borghese rinascimentale, è il luogo dove Raffallo nacque il venerdì Santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, umanista, poeta e pittore alla corte di Federico di Montefeltro. A sinistra dell’ingresso principale, vi è la bottega di Giovanni Santi, oggi adibita a galleria d’arte.
Al primo piano nella sala principale adibita ai ricevimenti sono esposte opere di Giovanni Santi. In una piccola stanza attigua, ritenuta la stanza natale di Raffaello, è collocato l’affresco della Madonna col Bambino attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane.
CHIESA DI SAN FRANCESCO

e’ la chiesa più popolare di Urbino, la sua costruzione, in stile romanico-gotico, risale alla seconda metà del Trecento, profondamente modificata con una serie di interventi tra il 1732 e il 1751, dell’antica chiesa resta solo il portale. Al suo interno accoglie le spoglie di numerosi personaggi illustri tra i quali i genitori di Raffaello.
CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

L’edificio originario fu eretto nel XI secolo ma fu ricostruita più volte anche a causa di due terremoti, l’opera di restauro che la portò ad essere come la vediamo oggi terminò nel 1801. La facciata è neoclassica, decorata con 3 statue sul frontone che rappresentano le Virtù Teologali (Fede, Speranza e Carità) e due sugli spioventi dove sono raffigurati Sant’Agostino e San Giovanni Crisostomo. L’interno altrettanto elegante è suddiviso in tre navate con pianta a croce latina ed è impreziosito da importanti dipinti.
PALAZZO DUCALE E RAMPA ELICOIDALE (visita)

Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1998, Urbino diventa, nella seconda metà del Quattrocento, per volere di Federico da Montefeltro, una delle corti più raffinate e intellettualmente attive del Rinascimento, una vera e propria «città ideale». Volle un palazzo che fosse l’immagine stessa di sè, una dimora in grado di accogliere una grande corte. Il Palazzo Ducale oggi accoglie la Galleria Nazionale delle Marche (link), dove possiamo ammirare prevalentemente dipinti di pittori marchigiani, o realizzati per le Marche, soprattutto dal ’300 al ’600, tra gli altri la Flagellazione di Piero della Francesca, la Muta di Raffaello, la Città Ideale di cui non si conosce l’autore ma si ipotizza che sia di Piero della Francesca.

Studiolo di Federico, era il luogo dove amava immergersi nella lettura e nella riflessione, al ritorno dalle sue lunghe campagne militari. Esso è rivestito di tarsie lignee nella parte inferiore delle pareti e nella parte superiore di ritratti di uomini illustri, che rappresentano le menti più illustri di tutti i tempi, con le quali idealmente Federico si confrontava.

Attiguo al palazzo di Urbino sorge un imponente torrione, a struttura elicoidale, contiene la cosiddetta «scala a lumaca» e permetteva al duca di raggiungere a cavallo il palazzo.
A poco più di un chilometro da Urbino, da raggiungere con l’auto prima di lasciare la città, merita una sosta la
LA CHIESA DI SAN BERNARDINO degli Zoccolanti


disegnata quasi sicuramente da Francesco di Giorgio Martini, in forme rinascimentali, scelta da Federico da Montefeltro come Mausoleo, vi è sepolto Federico insieme al figlio Guidubaldo. A destra di chi entra in chiesa è il sepolcro in marmo nero di Guidubaldo I, morto a 36 anni ” fedelissimo e virtuosissimo” marito di Elisabetta Gonzaga, anch’ella qui sepolta. Di fronte, sempre in marmo nero, è quello di Federico.
🌟un prodotto tipico ed esclusivo del territorio della provincia di Pesaro-Urbino, è la ‘Casciotta d’Urbino DOP’, un formaggio che ancora oggi viene prodotto utilizzando tecniche antiche rigorosamente certificate. Le sue origini cinquecentesche ne fanno uno tra i più antichi formaggi d’Italia, nei ristoranti viene utilizzato tantissimo, consiglio l’acquisto!
GRADARA

Gradara è nella lista dei Borghi più belli d’Italia ed è considerata Borgo Bandiera Arancione dal Touring Club. Passeggiare tra le sue strette viuzze e le antiche dimore, tra le botteghe e i luoghi di convivio si respira una piacevole atmosfera medievale e romantica.
Possiede due cinte murarie: la più esterna, con torrioni e torricini quadrati merlati, è tutt’oggi percorribile; la cinta muraria intermedia, quella che separa il borgo dalla Rocca, si raggiunge attraversando la Porta dell’Orologio.
IL CASTELLO (visita)

Costruita su una collina poco distante dal mare, la Rocca di Gradara è un magnifico esempio di architettura militare del XIV secolo. Soggetta nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza e Della Rovere, palcoscenico della storia d’amore di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale dai versi del Canto V dell’Inferno di Dante.

Oggi il castello è visitabile e contiene, oltre all’armeria, una sala delle torture, una cappella con sull’altare una terracotta di Andrea della Robbia e al piano superiore alcuni ambienti con i mobili originali del Quattro e Cinquecento. Ecco il link per tutte le informazioni per le visite.
I CAMMINAMENTI DI RONDA (visita)


Sulla cinta muraria esterna del XIV sec., che si estende per quasi 800 metri, si possono percorrere 700 metri lungo gli antichi camminamenti di Ronda. Da qui si può godere da una parte dello splendido panorama delle dolci colline marchigiane, dall’altro lo sguardo spazia lungo la costa romagnola, fino a perdersi oltre l’orizzonte del mare Adriatico.
PASSEGGIATA DEGLI INNAMORATI i sentieri del Bosco di Paolo e Francesca, è un percorso pedonale che circonda il castello, passando attraverso un piccolo bosco per arrivare, infine, all’interno di un verde parco.
MUSEO STORICO e LE GROTTE MEDIEVALI

Il Museo Storico di Gradara racchiude una collezione unica ed interessante di oggetti antichi e documenti storici attraverso i quali il visitatore potrà entrare nella storia della città e rivivere l’intrigante atmosfera del Medioevo. Nel sottosuolo di Gradara ci sono ben 16 grotte, di cui 10 ancora agibili, ma solo una visitabile: quella del Museo Storico. (link)
L’ipotesi più accreditata sostiene che le grotte vennero create per riunioni segrete e luoghi di culto bizantino. L’utilizzo delle grotte è cambiato con l’evolversi della città, secondo molti studiosi in epoca medievale costituirono un intreccio di vie di fuga in caso il Castello fosse in pericolo.
CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA
La Chiesa di San Giovanni Battista di Gradara si trova nel pieno del Borgo medievale, a ridosso della grande Rocca che domina l’abitato, fu fondata probabilmente a cavallo tra il I e il II millennio. Custodisce un pregevole e miracoloso Crocifisso, scolpito da Frate Innocenzo nel 1936, che mostra espressioni del volto diverse a seconda del punto di vista da cui viene osservato.
