itinerario di tre giorni Trieste e dintorni

1° GIORNO itinerario
– CAORLE
Santuario della Madonna dell’Angelo
Duomo di Santo Stefano e il Campanile cilindrico
Sentiero dei casoni
– GRADO
Basilica di Sant’Eufemia e Battistero
Basilica S. Maria Delle Grazie
– Sistiana – CASTELLO DI DUINO (non visitato)
e la passeggiata di Rilke
– CASTELLO DI MIRAMARE visita
– TRIESTE
Sinagoga
Borgo Teresiano
Cattedrale di San Giusto
Castello San Giusto
Museo d’Antichità JJ Winckelmann
Arco di Riccardo
3° GIORNO itinerario
– TRIESTE
Museo Revoltella visita
Piazza Unità d’Italia
Caffè degli specchi
Molo Audace
Scala Reale
Faro della Vittoria (in auto prima di partire)
– PALMANOVA
Giro delle mura e le 3 porte monumentali
Piazza Grande
CAORLE

Caorle è una deliziosa cittadina fatta di case coloratissime, piccole piazze e viuzze, un lungomare perfetto per fare lunghe passeggiate. La spiaggia di levante e la spiaggia di ponente sono unite al centro da una scogliera che è oggetto di un concorso biennale molto particolare chiamato “scoglieraviva”. Artisti internazionali sono chiamati a scolpire i massi, rendendo il lungomare una sorta di museo a cielo aperto.

SANTUARIO MADONNA DELL'ANGELO

Proprio percorrendo il tratto di scogliera si arriva al Santuario che svetta sull’azzurro del cielo e del mare, molto suggestivo, di sera il campanile diventa un faro.
Il santuario è ad un’unica navata costruito nella forma attuale nel 1751 sui resti di quello che fu l’edificio più antico di Caorle.
DUOMO DI SANTO STEFANO E IL CAMPANILE CILINDRICO
Il Duomo è l’edificio più antico (1038) e più importante della città ed è dedicato a Santo Stefano Protomartire. In stile romanico ha un interno a tre navate e contiene tra gli altri tesori una pala d’altare d’oro, un vero e proprio capolavoro di oreficeria veneziana. Il campanile distaccato dal duomo, dell’XI secolo è il simbolo di Caorle ed è uno dei pochi campanili cilindrici originali rimasti, è alto circa 40 metri e pende leggermente. E’ visitabile su prenotazione solo nel periodo estivo… il link per le info.

IL SENTIERO DEI CASONI

non si può lasciare Caorle senza avere visto i casoni. Bisogna raggiungere la laguna ad est del centro del paese, alla fine della spiaggia di Levante, e percorrere il sentiero dei casoni a piedi o in bicicletta.
GRADO

si arriva a Grado percorrendo una strada che pare galleggiare sull’acqua, con intorno il paesaggio tipico della laguna, molto suggestivo, questa strada collega Grado alla terraferma, e ricorda subito Venezia.
Anche il centro storico è caratteristico con le piccole calle e i campielli, le case dei pescatori e le tipiche trattorie.
BASILICA DI SANT'EUFEMIA
E’ il monumento principale di Grado, consacrata nel 579 dedicata a Sant’Eufemia. fu voluta dal Patriarca Elia, patriarca di Aquileia, che voleva dare alla città un luogo di preghiera più grande e organizzato.
La basilica in stile paleocristiano in mattoni e arenaria a vista, costruita a tre navate sui resti di una chiesa preesistente.
Le colonne della navata centrale sono tutte di marmo e di colore e forma diversi.

Meraviglioso è il pavimento a mosaico geometrico della fine del VI secolo, vicino ai canoni stilistici bizantini e la pala d’argento sull’altare.

Sul campanile del 1455 svetta la statua di San Michele Arcangelo, divenuto il simbolo dell’isola.
Accanto al duomo sorge il battistero, a pianta ottagonale, con un giardino nel quale sono riposti antichi sarcofaghi romani dell’antico cimitero.

BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE

La Basilica di Santa Maria delle Grazie, a pochi passi dalla Basilica di Santa Eufemia, è la più antica chiesa della città. Costruita in più fasi a partire dal IV secolo, questa chiesa è uno dei migliori esempi di architettura paleocristiana dell’intera regione. Molto belli sono i mosaici pavimentali, disposti su due livelli a testimonianza delle due fasi costruttive.
La facciata in pietra e mattoni è impreziosita da una trifora. L’interno, a tre navate, è diviso da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa.
Nella navata sinistra è custodita una statua lignea della Madonna delle Grazie.
CASTELLO DI DUINO E LA PASSEGGIATA DI RILKE

Una delle passeggiate più belle e suggestive che si affacciano sul golfo di Trieste è sicuramente quella che, a picco sul mare, collega Sistiana a Duino. Il sentiero prende il nome dal poeta R.M. Rilke che, ospite al Castello di Duino all’inizio del secolo scorso, ivi compose le sue celeberrime “Elegie Duinesi”.
Bisogna raggiungere la cittadina di Sistiana e lasciare l’auto nell’area parcheggio dell’ info-point. A destra del centro informazioni, salendo una rampa di scale affacciata sulla Baia di Sistiana, inizia il Sentiero Rilke. Ha una lunghezza di circa 2 km e per percorrerlo da Sistiana a Duino ci vogliono intorno ai 30-40 minuti, ed è facilmente percorribile..
La passeggiata attraversa la Riserva Naturale delle Falesie, lungo la quale le
postazioni e gli osservatori militari usati durante le Guerre Mondiali sono stati trasformati in punti panoramici.
il castello
Il Castello di Duino è stato eretto nel quattordicesimo secolo sulle rovine di un avamposto militare romano. Nel settecento divenne un centro culturale ed umanistico, mantenendo tutt’oggi attivissima questa tradizione.
Si possono visitare più di 18 sale, dense di testimonianze della storia centenaria dei Principi della Torre e Tasso e dei loro antenati. Da non perdere: la Scala del Palladio, capolavoro di architettura, il forte-piano del 1810 sul quale suonò Liszt e lo straordinario panorama sul golfo che si può ammirare dai bastioni esterni a picco sul mare e dalla terrazza panoramica della torre, che si poggia su un avamposto di guardia romano del periodo di Diocleziano (III d.C.).
Io ho scelto di non visitare il castello per mancanza di tempo, ma per chi non vuole percorrere il sentiero, può scegliere di visitare il castello raggiungibile anche dalla strada principale.
💥a Sistiana consiglio l’Osteria Tre Noci, locale rustico e accogliente, titolare gentile e disponibile, cucina ottima di pesce e non solo.
Per il pernottamento consiglio l’Hotel Eden, sempre a Sistiana, bella struttura, ottima colazione e personale molto accogliente.
CASTELLO DI MIRAMARE

Il contrasto del colore bianco del castello e del blu del mare è emozionante, viene voglia di sedersi e stare un po’ lì a continuare ad emozionarsi.
Il castello è situato sulla punta del promontorio di Grignano, a pochi chilometri dalla città di Trieste.
Fu costruito tra il 1856 e il 1860 per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico, che lo scelse come dimora privata per sé e per la sua consorte, la Principessa Carlotta del Belgio.
L’interno è costituito da oltre 20 stanze: di particolare pregio sono le “Sale di Massimiliano”, fra le quali la camera da letto, arredata come una cabina di nave, e la “Sala del trono”.
Gli ambienti sono visitabili secondo un percorso prestabilito che si snoda dal piano terra al primo piano: si possono ammirare i sontuosi arredi originali delle sale di rappresentanza, degli appartamenti privati, ricchi di opere d’arte, mobili e oggetti preziosi.
il parco e il castelletto

Il Parco si estende su una superficie di 22 ettari e assume tratti del giardino all’inglese e tratti del giardino all’italiana, ricco di piante rare, sculture e laghetti, scende con ampi gradoni verso il mare.
Durante la visita all’interno del parco si arriva al castelletto, in quanto imita in scala ridotta le fattezze eccentriche della residenza principale. Fu fatto costruire dall’arciduca per viverci i primi anni di matrimonio in attesa che il castello venisse ultimato.
Dopo la tragica fine di Massimiliano avvenuta nel 1867 in Messico e la partenza per il Belgio di Carlotta, Miramare diventa meta di brevi soggiorni degli Asburgo.
Dal 1932 Miramare diviene dimora di Amadeo di Savoia – Aosta, che vi abitò per 7 anni modificando i suoi appartamenti secondo lo stile dell’epoca.
Oggi castello, castelletto e parco sono di proprietà demaniale.
Il castello di Miramare vale il viaggio.
TRIESTE

Trieste è il crocevia di tre culture: latina, slava e tedesca, è una città che cattura l’anima con la sua bellezza e la sua storia intricata, il passato si respira ancora ovunque, i meravigliosi palazzi dell’impero asburgico, i tanti caffè letterari, il centro storico arrampicato sul colle di San Giusto.
SINAGOGA

La sinagoga di Trieste, inaugurata nel 1912, è considerata tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa, seconda per dimensione solo al Tempio di Budapest, a testimonianza dell’importanza economica, culturale e sociale delle Comunità ebraiche in seno all’Impero Austro-Ungarico (Asburgico). Con l’annessione del 1918 (alla fine della guerra mondiale) di Trieste all’Italia, diventa, insieme alle sinagoghe di Roma, Genova e Livorno, una delle quattro grandi sinagoghe del Novecento presenti sul suolo italiano. La Sinagoga di Trieste può essere visitata solo assieme ad una guida con precise modalità ed orari. Per accedere al tempio è necessario utilizzare un abbigliamento appropriato che prevede capo, addome e spalle coperti e pantaloni lunghi per uomini; ginocchia, addome e spalle coperte per donne.
BORGO TERESIANO

Porta il nome di Maria Teresa d’Austria, che dopo la proclamazione di Trieste a porto franco decide di dare ulteriore impulso alla città con la costruzione, tra fine Settecento e metà Ottocento, di un intero borgo ricavato dall’interramento delle saline. Il borgo Teresiano è destinato ad accogliere edifici funzionali alle nuove attività commerciali e di servizio, realizzando anche il suggestivo Canal Grande per fare arrivare la merce direttamente alle botteghe. Diventa punto d’incontro di popoli e di ideologie, grazie sempre a Maria Teresa d’Austria, donna di grandi vedute, che apre alla libertà di culto, consentendo alle varie comunità religiose di erigere le proprie chiese. Così nel borgo, il Tempio di San Spiridione, di culto serbo-ortodosso, e la cattolica chiesa di Sant’Antonio Nuovo, ancora oggi convivono pacificamente.
Tempio di San Speridione


l’edificio ha una pianta a croce greca in stile bizantino tipica delle chiese orientali, con una grande cupola al centro più alte dei 4 campanili. Entrando l’atmosfera è particolare non c’è altare, ma tanti grandi candelieri. E’ la chiesa serbo ortodossa più importante delle tre esistenti in Italia.
Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo

o chiesa di Sant’Antonio Nuovo in quanto è stata costruita nel luogo dove già c’era una chiesa con quel nome, tra il 1828 e il 1849, su progetto dell’Arch. Pietro Nobile uno dei massimi esponenti del neoclassicismo triestino, è la chiesa più grande di Trieste. La precede un portico a sei colonne ioniche sovrastate da un timpano triangolare a dir poco maestose, sull’attico le statue dei sei santi protettori della città. L’interno ha un’unica navata.
James Joyce

James Joyce che proprio a Trieste scrive l’Ulisse, vi giunge nel 1904 e vi rimane fino al 1915, innamorandosi perdutamente della città e dei suoi abitanti al punto da ritrovarli spesso nell’Ulisse e in altre sue opere.
Ma James Joyce, anzi Giacomo Zòis per i triestini, da Trieste non è mai andato via. Passeggiando lungo il Canale Grande, ancora lo si può incontrare sul Ponte Rosso. «La mia anima è Trieste» si legge alla base della bellissima statua, realizzata nel 2004 per commemorare il centenario dell’arrivo in città dello scrittore irlandese.
IL COLLE DI SAN GIUSTO
è il cuore storico e monumentale di Trieste, È un luogo ricco di fascino e di storia, che racconta le origini e le trasformazioni della città. È anche un luogo dove si può godere della bellezza del paesaggio.
Il colle ospita la Cattedrale di San Giusto, il museo civico e il parco archeologico, il castello di San Giusto e il monumento ai caduti di guerra, il museo d’Antichità JJ Winckelmann..
DUOMO DI SAN GIUSTO

Arrivando da Via della Cattedrale la chiesa appare a poco a poco salendo i gradini, con la sua austera facciata a capanna, sembra di essere arrivati in un’altra città. Qui sul colle di San Giusto, l’aspetto romanico gotico attuale della Cattedrale deriva dall’unificazione delle due chiese preesistenti: la Chiesa di Santa Maria e la Chiesa dedicata al martire San Giusto, patrono della città di Trieste. L’unione venne fatta dall’allora vescovo Roberto Pedrazzani da Robecco tra il 1302 e 1320, dando così alla città una cattedrale maestosa.
Esternamente è impreziosita da un rosone gotico in pietra bianca, mentre internamente appare come una basilica a cinque navate, ricca di opere d’arte e di mosaici sulle tre absidi.
il campanile
L’attuale campanile costruito nel ‘300 contiene al suo interno i resti di una costruzione romana che venne in parte utilizzata per la costruzione del primo campanile nel ‘200, sul campanile si può salire per ammirare il panorama sulla città e sul castello adiacente.
IL CASTELLO DI SAN GIUSTO

ll castello di San Giusto è uno dei monumenti simbolo di Trieste, voluto dagli imperatori d’Austria, fu edificato in stadi successivi dal 1468 al 1636, raggiungendo l’aspetto attuale di fortezza triangolare munita di bastioni ai vertici.
all'interno
sono visitabili due sezioni dei Civici Musei di Trieste: il Lapidario Tergestino nel bastione Lalio, dove sono esposti reperti di età romana, e il Museo del Castello di San Giusto, che ospita, nei camminamenti di ronda, una ricca collezione d’armi, sia d’asta che da taglio e da fuoco, che documentano l’evoluzione delle armi, sia italiane che europee, dal XII al XIX secolo: armature, spade, pugnali, pistole, ecc.
Nella Sala Caprin, al I° piano, si possono ammirare gli arredi in stile veneto, dipinti dei secoli XVI-XVIII e la grande tela che orna il soffitto di Andrea Celesti, raffigurante “Il trionfo di Venezia”.
Da segnalare, al piano terra, la Cappella gotica dedicata a S. Giorgio, con esempi di scultura lignea (secoli XV- XVII) e al primo piano la sala dedicata ai mosaici del XX secolo della Cattedrale di S. Giusto.
resti basilica civile
Sul Colle di San Giusto sono visibili anche i resti della basilica civile che si affacciava sulla piazza forense. L’edificio, il cui primo impianto risale alla metà circa del I secolo d.C., fu riportato alla luce negli anni ’30 del secolo scorso.
MONUMENTO AI CADUTI DI GUERRA

In cima al Colle di San Giusto, si trova la grande statua in onore dei caduti nella Prima Guerra Mondiale. Inaugurata nel 1935 alla presenza dello stesso Re Vittorio Emanuele III e di diversi gerarchi fascisti.
Il monumento ai caduti di Trieste raffigura tre guerrieri che sostengono un loro compagno caduto, protetti da una quarta figura; alte più di cinque metri, le statue, dalle forme classicheggianti, si erigono su di un basamento in pietra bianca d’Istria, progettata dall’architetto Enrico Del Nebbio, autore tra l’altro del Foro Italico a Roma, è una scena molto realistica e davvero potente.
MUSEO D'ANTICHITA' JJ WINCKELMANN

Il Museo ha avuto origine nell’Ottocento con l’intento di raccogliere il materiale antico della storia della città e in seguito si è arricchito con donazioni private di reperti di diverse civiltà. L‘Orto Lapidario custodisce epigrafi, monumenti e sculture di epoca romana.
il Giardino del Capitano, conserva sculture, lapidi ed iscrizioni di epoca medioevale-moderna. al pianoterra si trova la Collezione Egizia, al primo piano si svolge il percorso nella preistoria e protostoria. Al secondo piano la sala dei vasi greci e la sala maya.
ARCO DI RICCARDO

La costruzione dell’Arco di Riccardo risale forse verso la metà del I sec.a.C.,l’Arco si trova su un’antica strada romana e s’ ipotizza che fosse una porta della cinta muraria di Tergeste, la Trieste romana fondata da Ottaviano Augusto, oppure l’ingresso di un’area sacra dedicata alla Magna Mater. Anche durante il medioevo l’Arco di Riccardo conserva la funzione di porta all’interno di un sistema murario di difesa più ampio. L’altra parte dell’arco che non si vede la si può ammirare entrando dentro al ristorante ArcoRiccardo che si trova all’interno del palazzo, è scritto anche sulla porta d’ingresso che se il ristorante è aperto si può entrare.
MUSEO REVOLTELLA - GALLERIA D’ARTE MODERNA visita

Il Museo Revoltella è un’importante galleria d’arte moderna nata dallo sviluppo di un’istituzione fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella (1795-1869). Nel suo testamento il barone dispose di lasciare alla città di Trieste il suo palazzo e la sua collezione d’arte, oltre ad una cospicua rendita che permise di aumentare di anno in anno il patrimonio e costituire in poco tempo una considerevole raccolta d’arte.
Oggi il museo si estende su sei piani ed è composto da tre palazzi, con ingresso principale da via Diaz. L’area espositiva è di 4.000 metri quadrati, il cuore del museo è Palazzo Revoltella costruito nel 1858, mentre Palazzo Brunner nel 1963 e successivamente Palazzo Basevi nel 1991.
all'interno...
Le opere esposte oggi sono circa 350 tra dipinti e sculture.
Al primo piano si trova l’appartamento privato del barone Revoltella arredato con mobili sfarzosi e lampadari di cristallo.
Il secondo piano è arredato con ancor maggiore cura e una vera profusione di decorazioni, era riservato agli sfarzosi ricevimenti offerti da Revoltella, con le sue belle sale di rappresentanza.
Dal terzo piano in poi incomincia il percorso della galleria d’arte moderna, dove si possono ammirare anche opere di Casorati, Sironi, Carrà, Morandi, De Chirico, Fontana e Burri, Hayez, Pomodoro e Previati e tanti altri. Il link per l’acquisto dei biglietti.
PIAZZA UNITA' D'ITALIA

il mio consiglio è che dovete assolutamente vederla di sera, con i palazzi illuminati è un incanto e poi tornateci di giorno per ammirare la sua eleganza e il candore dei palazzi seduti ad un tavolino dello storico Caffè degli Specchi.

Il caffè fu fondato nel 1839 è considerato dai triestini il salotto della città sede abituale di intellettuali, ufficiali e commercianti regala al suo interno l’atmosfera dell’impero asburgico, un tempo meta di letterati e personaggi famosi come Joyce e Svevo.
Il caffè viene sempre servito con un bicchierino di cioccolato buonissimo, è possibile pranzare o fare colazione/brunch scegliendo tra tanti menu internazionali, come la colazione francese, inglese, austriaca, messicana, americana ovviamente italiana e tante altre.
IL PALAZZO DEL MUNICIPIO

Costruito tra il 1873 e 1875 in stile eclettico, rivolto al mare, è di grande effetto con la sua torre dell’orologio con due mori in bronzo.
Da un palco a ridosso del palazzo Mussolini annunciò il 18 settembre 1938 la promulgazione delle leggi razziali fasciste in Italia.
Dal balcone centrale dello stesso Palazzo, il 4 novembre 1954 il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, assieme al Sindaco Gianni Bartoli salutarono la folla in occasione dei solenni festeggiamenti per il ritorno dell’Italia a Trieste.
LA FONTANA DEI QUATTRO CONTINENTI
La Fontana dei Quattro Continenti è caratterizzata da diverse figure allegoriche che rappresentano il mondo. Quattro statue rappresentano i quattro continenti conosciuti alla metà del Settecento, quando la fontana venne costruita, cioè Africa, America, Asia ed Europa, con la particolarità che le statue hanno i lineamenti delle popolazioni che abitavano i quattro continenti.
LA COLONNA DI CARLO VI
Tra i simboli della città, la Colonna di Carlo VI fu eretta nel 1728 per omaggiare l’imperatore Carlo VI d’Asburgo durante la sua visita in città nello stesso anno. Realizzata in pietra bianca propone alla sua estremità superiore la statua dell’imperatore.
PALAZZO MODELLO E PALAZZO STRATTI

IL PALAZZO MODELLO fu costruito tra il 1871 e 1872 su incarico del comune con questo nome perchè doveva servire da modello per la ristrutturazione di tutta la piazza. Fino al 1912 fu un albergo prestigioso, l’hotel Delorme, dal 2008 ospita gli uffici direzionali dell’Acegas-Aps, società del gruppo Hera che gestisce la somministrazione di energia elettrica, gas e acqua.
IL PALAZZO STRATTI gioiello neoclassico voluto dal mercante greco Nicolò Stratti, che ospita lo storico Caffè degli Specchi e fu costruito dall’architetto Antonio Buttazzoni nel 1839. Venduto alle Assicurazioni Generali nel 1872, ne venne ristrutturata la facciata che assunse un aspetto più eclettico. Il palazzo rapisce lo sguardo di chi ammira la piazza soprattutto per i fregi floreali, i festoni, le quattro statue a destra e le quattro a sinistra. La facciata è dominata da una grande figura femminile.
IL PALAZZO DEL GOVERNO

Costruito tra il 1901 e il 1905, presenta una caratteristica facciata dove spicca la vasta balconata coperta che sovrasta l’alto porticato centrale. Balconata che è impreziosita da mosaici in vetro di Murano, nella sua parte
superiore, e dal rivestimento in pietra bianca nella parte inferiore. Oggi il palazzo è sede degli uffici del Commissariato del Governo e della Prefettura.
PALAZZO DELLA RAGIONE
Già sede della compagnia di navigazione Lloyd Triestino di Navigazione, poi Lloyd Triestino, dal 1991 è sede della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Costruito tra la fine del 1880 e il 1883, è in stile rinascimentale.

IL GRAND’HOTEL DUCHI D’AOSTA E IL PALAZZO PLENARIO PITTERI
Eretto nel 1873, Il Grand Hotel Duchi d’Aosta presenta una facciata di stile eclettico, decorata da lesene corinzie, fregi floreali e, alla sommità, da una balaustra a colonnine sormontata da due statue, l’una raffigurante Trieste e

l’altra Mercurio, dio del commercio. IL PALAZZO PLENARIO-PITTERI Bell’esempio di architettura rococò e neoclassica, Palazzo Plenario-Pitteri fu edificato su commissione di Domenico Plenario, un ricco mercante della seconda metà del Settecento. Fu residenza anche di colui che lo aveva progettato nel 1780, l’architetto Moro, oltre che dimora preferita del famoso musicista Lelio Luttazzi.
MOLO AUDACE

il molo dà la possibilità di vedere la città dal mare ed è un passeggiata davvero piacevole tanto cara ai triestini.
Il molo sorge tra il 1743 e il 1751 sul relitto del San Carlo una nave affondata in porto, Inizialmente lungo 95 metri e unito a terra con un piccolo ponte di legno, il molo è stato via via allungato e ora misura 246 metri.
Nel 1922 in onore del cacciatorpediniere Audace – la prima nave della Marina Militare Italiana arrivata a Trieste il 3 novembre 1918 – il molo venne ribattezzato Molo Audace.
SCALA REALE

La scala reale venne costruita nel 1922 per l’arrivo in città del Re Vittorio Emanuele III.
Nel 2004 in occasione del 50° anniversario del ritorno della città di Trieste all’Italia, è stato inaugurato, sulla Scala Reale, Il monumento dei Bersaglieri e delle Ragazze di Trieste. L’opera dello scultore di Todi Fiorenzo Bacci ricorda lo sbarco dei bersaglieri avvenuto il 3 novembre 1918 e la passione italiana con cui le ragazze (mule) triestine avevano nel cucire la bandiera tricolore da esporre all’arrivo dell’Italia a Trieste.
FARO DELLA VITTORIA

Situato sul colle di Gretta, costruito tra il 1927 e il 1927 e inaugurato nel 1927 durante il periodo fascista, fu dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Il faro oltre ad essere un monumento commemorativo, serve anche come faro per la navigazione nel Golfo di Trieste. Sulla sua sommità è posta una grande statua in rame della Vittoria alata, alta circa 7 metri. La sua posizione dominante sulla città lo rende uno dei simboli più riconoscibili di Trieste. Di notte, la luce del faro è visibile fino a 35 miglia nautiche di distanza e il suo fascio luminoso alterna luce bianca e verde, offre un panorama spettacolare sulla città, aperto da aprile ad ottobre ecco il link per tutte le info.
L’architettura del faro riflette lo stile monumentale dell’epoca fascista, con elementi classicheggianti. È costruito principalmente in pietra carsica bianca locale.
PALMANOVA


Palmanova è una città-fortezza. Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, per rafforzare le difese sul territorio friulano contro le scorrerie dei Turchi e le mire espansionistiche degli Asburgo. Un perfetto esempio di fortificazioni “alla moderna” di età tardo rinascimentale, nel 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco e nell 2018 nel circuito Borghi più belli d’Italia. Con la sua pianta a forma di perfetta stella a nove punte, le tre porte monumentali di ingresso e le tre cerchie di fortificazioni del XVI, XVII e XIX secolo, Palmanova è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare.
LE MURA

Intorno alle mura della città di Palmanova si snodano 3 tipi di percorsi pedonali ad anello:
– basso del fossato: lunghezza 4 km tempo di percorrenza 1 ora, colore verde.
– alto dei rivellini: lunghezza 4,3 km tempo di percorrenza 1 ora e ¼, colore giallo.
– misto panoramico: lunghezza 6,3 km tempo di percorrenza 1 ora e 30, colore rosso.
le porte

Vi si può accedere indifferentemente da qualsiasi delle 3 porte della città: Porta Udine, Porta Aquileia o Porta Cividale.

Tutti gli anelli sono ben segnalati da cartellonistica, lungo ciascuno di questi camminamenti, si possono incontrare diverse opere simbolo della storia militare di Palmanova. Tra queste, il ponte dell’acquedotto situato vicino a Porta Udine e realizzato in pietra di Medea, una particolare tipologia di marmo.

PIAZZA GRANDE

Tutte le vie sono radiali dipartono e convergono al cuore della fortezza: Piazza Grande, realizzata dai Veneziani nel Seicento di forma esagonale. La piazza è grandissima al centro su un basamento in pietra d’istria si innalza lo stendardo simbolo della fortezza e tutt’intorno si affacciano i più importanti edifici storici improntati all’ austera architettura militare:
il Duomo Dogale
dedicato al SS. Redentore, fu costruito tra il 1615 e il 1636, presenta al suo interno un’unica navata a capriate lignee e custodisce la Pala delle Milizie del Padovanino e la Madonnina lignea attribuita a Domenico da Tolmezzo.
il Palazzo del Provveditore Generale - municipio e il Palazzo del Monte di Pietà

il Palazzo del Governatore delle Armi

la Loggia della Gran Guardia

La Piazza Grande, ospita l’esposizione permanente Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma che riproduce a grandezza naturale alcune delle macchine utilizzate per la costruzione di Palmanova.