Itinerario di due giorni Pordenone e Lago di Barcis

Itinerario di due giorni Pordenone e Lago di Barcis è un’esperienza che combina la vivacità urbana con la bellezza naturale delle Dolomiti Friulane. Luoghi forsi un po’ insoliti e lontani dalle mete più scontate, ma vi assicuro saranno una sorpresa.
PORDENONE
Chiesa della Santissima Trinità
Ponte Adamo ed Eva
Duomo di San Marco e Campanile
Palazzo Comunale
Corso Vittorio Emanuele II
Chiesa di San Giorgio Martire
MONTEREALE VALCELLINA
Antica Centrale Idroelettrica A.Pitter
ITINERARIO 2° GIORNO:
BARCIS
Palazzo Centi
Chiesa Parrocchiale S.Giovanni Battista
Vecchia Strada della Valcellina
Sentiero del Dint
ANDREIS
Malga Fara
primo giorno
PORDENONE
Pordenone emana un fascino discreto, un’eleganza sobria che si percepisce passeggiando per il suo centro storico. Una città a misura d’uomo, dove si respira un’aria tranquilla e accogliente.

Il paesaggio naturale che la circonda è suggestivo, con il fiume Noncello che la attraversa e le colline del Friuli che la abbracciano. Camminando per le vie della città, si percepisce un senso di storia, grazie ai monumenti e ai palazzi che raccontano il passato di Pordenone.
Chiesa della Santissima Trinità

La Chiesa della Santissima Trinità, affettuosamente chiamata “della Santissima” dai pordenonesi, risale al XVI secolo, la chiesa ha attraversato i secoli, conservando il suo fascino originale. La sua forma ottagonale, culminante in un tetto piramidale, la distingue nel panorama architettonico locale.
L’interno invece presenta una forma circolare, espressione dell’armonia dell’universo.
Il campanile, anch’esso a pianta ottagonale, si erge accanto alla chiesa.
L’interno della chiesa è riccamente affrescato, con opere di Giovanni Maria Zaffoni, che rappresentano il Diluvio universale e il Sacrificio di Isacco.
Ponte Adamo ed Eva

La sua prima costruzione risale al 1550, con lo scopo di collegare la città ai borghi di San Giuliano e Meduna. Nel corso dei secoli, il ponte ha subito numerose ricostruzioni a causa di danni provocati dalle piene del fiume Noncello. Il ponte deve il suo nome alle due statue situate sui pilastri, donate alla città dal luogotenente veneto Antonio Loredan nel 1718.
Sebbene popolarmente chiamate Adamo ed Eva, le statue rappresentano Giove e Giunone. È percorribile solo a piedi e in bicicletta,
Duomo di San Marco e il campanile


La sua costruzione risale al XIII secolo,presenta una combinazione di stili architettonici, dal romanico-gotico al neoclassico, testimoniando le diverse epoche storiche. La facciata, caratterizzata da un grande portale del 1511 opera del lapicida Giovanni Antonio Pilacorte. All’interno, il Duomo custodisce opere d’arte di grande valore, tra cui:
L’acquasantiera, anch’essa opera di Giovanni Antonio Pilacorte e l’altare di San Nicolò risalente al 1753, opera di Giovanni Battista Bettini da Portogruaro.
Adiacente al Duomo si erge l’imponente campanile, una torre medievale che domina il paesaggio urbano. Alto circa 79 metri, è un simbolo della città e un notevole esempio di architettura gotica. La sua costruzione iniziò nel 1291 e fu completata nel 1347, anche se la cuspide fu aggiunta nel XVII secolo.
Palazzo Comunale

Sicuramente è l’immagine più iconica di Pordenone. E’ conosciuto semplicemente come il Palazzo Comunale o anche come la Loggia del Municipio. La sua costruzione risale al periodo tra il 1291 e il 1395, il che lo rende uno degli edifici storici più antichi della città.
Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito diverse modifiche e ampliamenti, riflettendo le varie epoche storiche.È un edificio in stile gotico, costruito interamente in mattoni.
La facciata è caratterizzata da un portico con archi ogivali e da un’alta torre con un orologio astronomico. Sulla sommità dell’orologio sono presenti due statue che battono le ore, chiamate popolarmente “mori”.
Corso Vittorio Emanuele II

Il corso si estende per circa 500 metri, collegando Piazzetta Cavour alla Loggia del Municipio, è prevalentemente pedonale, il che lo rende particolarmente piacevole per passeggiare.
È caratterizzato da portici che offrono riparo e creano un’atmosfera accogliente, ideale per passeggiare e fare shopping.
Lungo il corso si affacciano numerosi palazzi storici, testimonianze dell’architettura rinascimentale e barocca, con facciate decorate e dettagli architettonici di pregio.
È il cuore pulsante della città, animato da negozi, caffè, ristoranti e locali che lo rendono un luogo di incontro e socializzazione
Chiesa di S. Giorgio Martire

La chiesa ha origini antiche, con un primo oratorio dedicato a San Giorgio menzionato nel 1347. La forma attuale della chiesa è il risultato di un importante rinnovamento avvenuto nel XIX secolo, con la consacrazione nel 1873. La facciata della chiesa è in stile neoclassico. All’interno si trovano opere di notevole valore artistico, tra cui tele del ‘700 di Ambrogio Chelm, e gli affreschi di Tibursio Donadon. Adiacente alla chiesa si erge il campanile, in stile neoclassico con colonna toscano-dorica, realizzato in pietra d’Istria. La sua costruzione, iniziata nel 1852, fu completata nel 1914.
🌟Consiglio il pranzo alla Vecia Osteria del Moro, un ex convento del 1300 con tetti a volta e pavimento in legno, offre piatti della tradizione friuliana di ottima qualità e con abbinamento di vini locali, il proprietario persona gentilissima descrive i piatti con orgoglio e amore per la propria terra.
Antica Centrale Idroelettrica A. Pitter

Lungo la strada per il Lago di Barcis vale la pena fermarsi nella frazione di Malnisio per una visita all’ex centrale Idroelettica Antonio Pitter. Fu costruita tra il 1900 e il 1905, entrando in funzione nel maggio di quell’anno. Rappresenta un importante esempio di archeologia industriale e un simbolo del progresso tecnologico dell’inizio del XX secolo. All’epoca, era un’opera all’avanguardia, con primati come la prima centrale trifase d’Italia e la linea elettrica più lunga del mondo. Ebbe un ruolo fondamentale nell’elettrificazione del Veneto e del Friuli, fornendo energia anche a Venezia.
Sfruttava le acque del torrente Cellina. Dopo la chiusura nel 1988, l’edificio principale è stato restaurato e trasformato in un museo. Ospita il “Museo della Centrale & Immaginario Scientifico”, un centro di divulgazione scientifica. Il museo offre la possibilità di vedere i macchinari originali perfettamente conservati e la sala comandi…ecco i link per le info/visite. E’ possibile salire fin sopra dove i tubi incanalavano l’acqua e vedere la centrale dall’alto, austera ed imponente …io la trovo anche bella.

🌟A Barcis ho pernottato nell’ Albergo Diffuso Lago di Barcis. E’ una rete di alloggi ristrutturati sparsi per il centro del paese coordinati da un’unica reception situata nel Palazzo Centi. Non fanno servizio di colazione ma a Barcis ci sono un paio di bar-forni che ogni mattina offrono tutto ciò che si può desiderare e devo dire che è bello fare colazione suduta nei tavolini all’aperto.
LAGO DI BARCIS

Il Lago di Barcis è un incantevole lago artificiale situato in Valcellina, la sua creazione è legata allo sfruttamento idroelettrico della zona.Il lago si trova a 402 metri di altitudine, circondato dalle maestose Dolomiti Friulane.
Le sue acque sono note per il loro caratteristico colore verde smeraldo, che crea un contrasto suggestivo con il paesaggio montano circostante. Il lago è un’oasi di tranquillità, ideale per chi cerca una fuga dalla vita frenetica della città. La zona circostante offre sentieri per escursioni e percorsi ciclabili, ideali per esplorare la bellezza naturale della Valcellina.
BARCIS


Il paese si affaccia direttamente sul Lago di Barcis offre numerose opportunità per attività all’aria aperta, tra cui escursioni, passeggiate, ciclismo e sport acquatici. In paese si può ammirare il Palazzo Centi, risalente al XVII secolo, combina elementi dello stile rustico locale con l’eleganza dell’architettura veneziana. Inoltre la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista originaria del XVI secolo ha subito rimaneggiamenti nel XIX secolo.
Vecchia Strada della Valcellina

È un percorso ricco di fascino che attraversa la Riserva naturale della Forra del Cellina, una delle più belle e spettacolari riserve del Friuli Venezia Giulia. Le acque cristalline e i profondi canyon scavati nelle rocce rendono indimenticabile e incantevole questo tratto di strada che un tempo era l’unico collegamento della valle con la pianura. Costruita nel 1906, fu realizzata per servire alla costruzione della diga vecchia, sul torrente Cellina, la strada è stata dismessa nel 1992.
Alcuni tratti sono scavati nella roccia, mentre altri sono stati realizzati con sporgenze a strapiombo. L’ingresso è in località Ponte Antoi, sempre lungo il lago, al centro visite ma l’apertura del percorso subisce variazioni e/o chiusure temporanee in condizioni meteo particolarmente avverse o per manutenzioni. Per informazioni ecco il link.


il ponte tibetano
Dopo poche centinaia di metri dall’ingresso s’incontra il ponte tibetano, l’ingresso a pagamento comprende l’attrezzatura necessaria (imbragatura, ganci..). Il ponte è lungo 55 metri ed è sospeso sulla forra del torrente Cellina.
il sentiero del Dint

Il sentiero parte sempre dal lago di Barcis, è definito turistico possibile quindi per tutti. Consiglio di arrivare almeno al terzo belvedere per potere godere di una vista spettacolare sul lago e sul tutto il parco. Vi indirizzo ad un link dove troverete tutte le indicazioni necessarie per il percorso. Ecco il link.


ANDREIS

Andreis è una meta ideale per un turismo lento e consapevole, alla ricerca di autenticità e contatto con la natura. Si trova in una posizione appartata e tranquilla, circondato dalle maestose Dolomiti Friulane.



Andreis conserva un’architettura tradizionale, la tipica casa “andreana” è caratterizzata e resa inconfondibile dai ballatoi in legno scuro e dalle scale esterne, mentre le numerose murature di sassi che si incontrano lungo le vie rendono l’atmosfera ancora più rustica e familiare. Dopo il terremoto del 1976, durante la ricostruzione, si è mantenuta e valorizzata questa tipologia architettonica, riconoscendone il valore identitario e ambientale. I ballatoi in legno (“daltz”) erano utilizzati per essiccare prodotti agricoli come mais, fagioli, noci e tabacco
MALGA FARA

A 15 minuti da Andreis a 960 metri di altitudine si trova Malga Fara, proprietà del Comune è gestita dal 2017 dal Consorzio delle Valli e delle Dolomiti friulane. La malga, nella stagione estiva, è un frequentato punto di ristoro agrituristico. Si mangia all’aperto godendo del panorama e degli ottimi prodotti friuliani. Quale modo migliore per salutare il Friuli…