ITINERARIO DI DUE GIORNI A VERONA E DINTORNI....

I santuari …i monasteri sono molto affascinanti, luoghi dove regna il silenzio e dove entrare ti fa sentire un po’ sospeso nel tempo e ti induce a momenti di meditazione. Questo itinerario di due giorni a Verona e dintorni, che si snoda tra il lago di Garda e Verona, oltre a regalare momenti mistici è un’esperienza che si divide tra la natura, l’arte e i meravigliosi vigneti della Valpolicella.
Il mio week end ideale senza visite a musei o palazzi, in tal caso utilizzerei un giorno in più:
1° giorno
Santuario Madonna d. Corona
San Giorgio di Valpolicella
– Piazza della Pieve
– Pieve di San Giorgio
Fumane
– Santuario Madonna delle Salette
– Villa della Torre
San Pietro in Cariano
– Az. Agr. Nicolis VISITA CON DEGUSTAZIONE
– Pieve di San Floriano
Negrar di Valpolicella
– Villa Rizzardi e giardino di Pojega
Arbizzano Santa Maria
– Villa Mosconi Bertani
2° giorno
Verona
– Ponte Scaligero- Fortezza Castelvecchio
– Piazza Bra
– Piazza delle Erbe
– Piazza dei Signori
– Casa di Giulietta
– Basilica di Santa Anastasia
– Cattedrale di Santa Maria Assunta
– Ponte di Pietra
– Castel San Pietro
…se rimane tempo da raggiungere con l’auto Basilica di San Zeno Maggiore
primo giorno Verona e dintorni
SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA

Aggrappato al monte Baldo il Santuario sorprende e affascina. Documenti medievali attestano che già intorno all’anno Mille nell’area del Baldo vivevano degli eremiti legati all’Abbazia di San Zeno in Verona, secondo la leggenda il santuario venne costruito per celebrare la miracolosa apparizione di una statua della Madonna il 24 giugno 1522. Più verosimilmente la statua venne fatta realizzare e donata al luogo di culto da Lodovico Castelbarco, un nobile roveretano. Nel corso dei secoli furono eseguiti numerosi interventi di ristrutturazione e ampliamento e oggi questo straordinario Santuario richiama pellegrini da ogni dove.
La facciata e il campanile sono in stile neogotico, mentre l’interno della chiesa è in stile classico, a croce latina. All’interno del Santuario, vi è la Scala Santa, una riproduzione di quella che salì più volte Gesù durante la sua Passione, i cui 28 gradini si salgono solamente in ginocchio.
come raggiungerlo:
il Santuario lo si raggiunge dalla frazione di Spiazzi, nel comune di Ferrara di Monte Baldo. Si lascia la macchina nel parcheggio vicino all’Hotel Stella Alpina e si percorre una strada asfaltata in discesa di circa 800 metri, lungo la quale si possono ammirare le statue in bronzo raffiguranti le 14 stazioni della Via Crucis. In alternativa si può prendere il bus navetta che collega il centro di Spiazzi al Santuario.

LA VALPOLICELLA

Perdersi tra le colline immersi nel verde degli ulivi e dei vigneti è sempre un’esperienza che emoziona e appaga. I vigneti della Valpolicella coprono i terreni a nord della provincia di Verona e la zona si suddivide essenzialmente in due parti: la Valpolicella Classica si estende a nord ovest di Verona, con i cinque comuni storici di Fumane, Marano, Sant’Ambrogio, Negrar, San Pietro in Cariano; le zone più recenti, integrate nel 1968, che circondano la valle dell’Adige e che coprono una superficie tre volte maggiore di quella classica.
vigneti e ville
I vini della Valpolicella si sono conquistati nel tempo un grande prestigio internazionale: il Valpolicella, il Valpolicella Ripasso, l’Amarone e il Recioto, grazie ai vitigni autoctoni: Corvina, Corvinone, Rondinella.
Ma la Valpolicella non è solo vigneti e vino, durante il periodo della dominazione Veneziana (1405-1798) fioriscono in Valpolicella numerose dimore signorili, adibite a soggiorno e villeggiatura di proprietari terrieri, in buona parte appartenenti alla nobiltà veronese.
Le ville diventarono vere e proprie aziende agricole, organizzate e perfettamente funzionanti ,alcune, ancora oggi, ma anche spazio prediletto di svago e di quiete.
SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA
il borgo, considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, è interamente costruito in pietra locale, passeggiare tra le sue viuzze silenziose è davvero rilassante.

La Piazza è in pratica una terrazza panoramica nel centro del paese, dalla quale si può godere di un panorama mozzafiato sulle colline e fino al Lago di Garda che nelle giornate limpide è ben visibile.
PIEVE DI SAN GIORGIO



a lato della piazza sorge l’antica Pieve fondata probabilmente nel VII secolo, ma ampliata in forme romaniche nel XII secolo. Nel complesso ci sono anche un suggestivo Chiostro del XII sec. e un piccolo Museo (l’Antiquarium) che conserva numerosi reperti preistorici risalenti all’età del ferro rinvenuti grazie a recenti scavi condotti nella zona.
FUMANE
SANTUARIO MADONNA DELLE SALETTE

Prima di arrivare a Fumane lo si vede in alto su una collina, eretto nel 1864 dai Fumanesi come ex voto disperati per una malattia che aveva colpito le viti. L’interno è visitabile solo durante le aperture legate alle celebrazioni. Il parcheggio è a pochi minuti di salita dal Santuario.

VILLA DELLA TORRE

Uno dei più interessanti ed originali esempi di architettura veneta cinquecentesca, edificata nel secolo XVI per volontà di Giulio Della Torre. La villa, che ricorda le antiche domus romane, con tre cortili in successione a piani decrescenti, è costituita da due corpi a due piani collegati da un cortile al cui centro sorge una fontana. Oggi ospita un wine&art relais ed è sede dell’azienda vitivinicola Villa della Torre.
SAN PIETRO IN CARIANO
Mi piace sempre immergermi anche nelle realtà delle aziende vinicole e qui ho scelto di visitare l’Azienda Agricola Nicolis che si trova a S. Pietro in Cariano. Con 49 ettari vitati, la famiglia Nicolis si tramanda l’arte della viticoltura da generazioni, tre generazioni di vino e passione come dicono loro. L’azienda offre varie tipologie di degustazioni accompagnate da salumi e formaggi del territorio e la visita alla cantina. la consiglio vivamente.
PIEVE DI SAN FLORIANO

Non molto lontano da San Pietro in Cariano, nella frazione di San Floriano l’omonima pieve merita sicuramente un po’ di tempo. La bellissima chiesa romanica eretta nel 1120-30 sul sito di un tempio pagano (probabilmente dedicato a Giove Massimo) presenta una struttura a tre navate, con una facciata realizzata interamente in tufo e con un campanile in tufo e cotto.
NEGRAR DI VALPOLICELLA
VILLA RIZZARDI E GIARDINO DI POJEGA

La tenuta di Pojaga appartiene ai conti Rizzardi dal 1649, ristrutturata intorno al 1870 in uno stile che richiama il quattrocento veneziano e che fonde barocco, rinascimento e neoclassicismo.
L’importanza della proprietà si deve al meraviglioso giardino, progettato su commissione del Conte Antonio Rizzardi nel 1783 da Luigi Trezza. Si estende su un’area di 54 mila metri quadri, tra collina e pianura, con un giardino all’italiana, un giardino romantico e uno straordinario “teatro di verzura” – sede di appuntamenti culturali – formato da sette ordini di gradinate in siepi di bosso, le limonaie, un boschetto con all’interno il tempio di stalattiti (decorato da sassi di fiume, stalattiti e spugne e nelle nicchie si trovano quattro statue: Ercole, Apollo, Venere e Diana), un belvedere, un giardino segreto.
da non perdere
Il giardino aperto al pubblico, è un trionfo della prospettiva, un susseguirsi di sensazioni diverse man mano che ci si addentra. La villa invece non è visitabile, ospita eventi e matrimoni.
ARBIZZANO SANTA MARIA
VILLA MOSCONI BERTANI

lungo la strada per Verona è “obbligatorio” fermarsi ad ammirare la bellezza della Villa Mosconi Bertani immersa nei vigneti. La villa è un imponente edificio neoclassico decorato con sculture e affreschi, I Mosconi, nobile famiglia veronese, rilevarono terreni e cantiere nel 1769, completando la costruzione della villa nelle forme attuali. Venne aggiunto il parco romantico con alberi esotici e il laghetto con la casa da tè. Nel brolo (terreno recintato) si coltivavano cereali, frutta, verdura, sui pendii della valle gli ulivi e le viti. Nelle barchesse e nelle aie ben separate dal corpo nobile si praticava la bachicoltura in estate e si facevano appassire le uve per il Recioto in autunno. Il vino affinava nelle ampie cantine sotterranee. Nel 1957 la tenuta passò alla famiglia Bertani, storici viticoltori di Verona, che ne fece un centro di rappresentanza e di produzione di vini classici della Valpolicella:Tenuta Santa Maria.
la leggenda dell'Amarone
Negli anni ’30 proprio qui nacque l’Amarone, il cantiniere Adelino Lucchese dimenticò una botte di Recioto in un angolo della bottaia. Ritrovandola dopo qualche tempo, con grande sorpresa il Recioto si era trasformato in un grande vino amaro (cioé secco): l’Amarone.
E’ possibile visitare la Tenuta su prenotazione, ecco il link.
secondo giorno Verona e dintorni
VERONA

Calpestare le antiche pietre nel cuore del centro storico di Verona risveglia un senso di connessione con il passato, storia e poesia si intrecciano. Verona, città Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è accogliente e ci si sente a “casa” .
PONTE SCALIGERO - FORTEZZA DI CASTELVECCHIO

Il Ponte Scaligero è un superbo esempio di ingegneria militare trecentesca che si slancia sul fiume Adige partendo dalla Torre del Mastio, posta al centro del complesso di Castelvecchio, fortificato e merlato, completa il sistema difensivo del grande maniero medievale. Venne fatto costruire intorno al 1355 dal principe Cangrande II della Scala, in quegli anni signore di Verona, insieme al castello per avere un nucleo fortificato di controllo sull’Adige in corrispondenza dell’accesso settentrionale alla città. Oggi Castelvecchio ospita il museo civico, il più importante museo di Verona, espone collezioni di scultura medievale e rinascimentale, una ricca pinacoteca, antiche campane in bronzo, gioielli, armi e armature, tra le tante opere una Sacra Famiglia di Andrea Mantegna.
Attraversato il tunnel coperto tra l’ala della Reggia e il Mastio, si ha la possibilità di accedere ad un percorso merlato, riaperto al pubblico nel 2007, che conduce alla Torre dell’Orologio, dove si apre uno straordinario panorama sulla città, le colline e il fiume Adige.
Qui le info per la visita.
PIAZZA BRA

E’ il simbolo della città ed è la piazza più grande di Verona, con i colorati palazzi di epoca veneziana e il Liston, ampio marciapiedi in marmo rosa della Valpolicella posto davanti ad essi, luogo di incontro e di passeggiate della borghesia veronese. E’ sede di vari eventi annuali, come i mercatini di Santa Lucia, antica tradizione scaligera di metà dicembre, l’installazione della gigantesca stella cometa, archi-scultura di Alfredo Troisi che accompagna la Rassegna Internazionale dei Presepi ospitata negli arcovoli dell’Arena, e numerose altre iniziative di varia natura.
La piazza include anche PALAZZO BARBIERI, sede del municipio, con la bella facciata neoclassica, costruito a metà del 1800.


Di fianco il PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, costruito in due fasi, in stile tardo rinascimentale, fu pensato per permettere di passare in rivista le truppe al coperto, anche nei giorni di maltempo. Oggi vi si tengono convegni, manifestazioni, mercatini, piccole e grandi mostre. In queste occasioni è possibile visitare l’edificio anche all’interno.
Al centro magnifica l‘ARENA

è l’anfiteatro romano di Verona. Fu costruito nel I secolo d.C. per assistere ai combattimenti dei gladiatori, utilizzando la pietra di Valpolicella: il cosiddetto rosso Verona. È il terzo anfiteatro romano per grandezza tra quelli ancora esistenti e viene utilizzato in estate per l’opera, concerti ed eventi. È il monumento che maggiormente rappresenta la città.
PIAZZA DELLE ERBE

Viene chiamata così perché sede, fin dal medioevo, del mercato della frutta e della verdura, è la piazza più antica della città. Per molti secoli piazza Erbe è stata il fulcro della vita sociale, economica e religiosa di Verona, in epoca romana ospitava il Foro, di cui serba ancora l’originale lunghezza.
Nella piazza troviamo il duecentesco PALAZZO DELLA RAGIONE

e detto Del Comune), che fu per secoli il centro del potere politico cittadino. LA SCALA DELLA RAGIONE nel cortile interno conduce al piano nobile del palazzo che ospita la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, con la sua collezione dedicata alle arti visive del XIX e del XX secolo. Il palazzo è sovrastato dalla TORRE DEI LAMBERTI, eretta nel 1172 dall’omonima famiglia in stile romanico. Nei secoli ha subito vari innalzamenti, sino al 1464 quando, con l’aggiunta della cella campanaria ottagonale è arrivata a 84 metri e diventata la torre più alta di Verona. Sulla torre si può salire utilizzando l’ascensore o a piedi. Qui le info per prenotare la salita.
Sul fondo della piazza spicca il gotico PALAZZO MAFFEI e la TORRE DEL GARDELLO. E’ nota anche col nome di Torre delle Ore perché sulla sua sommità si trova un orologio meccanico a campana tra i più antichi d’Europa. Oggi il palazzo, che prende il nome da una delle famiglie più importanti della Verona del seicento, ospita una stupenda casa museo con un percorso eclettico tra capolavori e curiosità che attraversa più di cinque secoli, con oltre 350 opere tra dipinti, sculture, disegni e oggetti d’arte (mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche, ma anche argenti, avori, manufatti lignei e rari volumi). Una raccolta d’arte frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon.
Ecco il link per acquistare il biglietto.

PIAZZA DEI SIGNORI

Accanto a Piazza delle Erbe c’è Piazza dei Signori, detta anche di Dante, più raccolta e più aristocratica, nel medioevo ospitava la corte della Signoria degli Scaligeri. Al centro si innalza la statua di Dante realizzato nel 1865 per celebrare il sesto centenario della nascita del grande poeta, che durante il suo esilio da Firenze fu lungamente ospite a Verona.

Il PALAZZO DI CANSIGNORIO, detto anche del Capitanio, si affaccia su Piazza dei Signori, fu residenza scaligera già dal XIII sec. e ricostruito da Cansignorio nella seconda metà del XIV sec., fu ristrutturato alla fine dell’800 per accogliere gli uffici giudiziari, oggi chiuso al pubblico. La torre conserva ancora l’aspetto medievale.
Di fianco il PALAZZO DEL PODESTA’ detto anche di Cangrande, fu costruito all’inizio del XIV sec., ma venne più volte rimaneggiato. Palazzo scaligero , residenza dei signori della città , oggi sede della prefettura.
Dietro Piazza dei Signori si trova la millenaria ed austera CHIESA DI SANTA MARIA ANTICA in stile romanico. Venne edificata durante la prima metà dell’VIII secolo come luogo di culto annesso ad un importante monastero femminile. La chiesa è indissolubilmente legata alla storia della famiglia della Scala che ne fece la propria cappella privata, inglobandola nei palazzi della propria corte,

successivamente il proprio cimitero, costruendo nel muro e nel cortile della piccola chiesetta i mausolei dei propri membri più illustri: le Arche Scaligere
CASA DI GIULIETTA

La Casa Museo di Giulietta, ha sede in un palazzo medievale di Verona dove, probabilmente, sin dal XIII secolo, risiedeva la famiglia Dal Cappello, che dà il nome alla via e il cui emblema è scolpito in un rilievo nella chiave di volta dell’arco interno del cortile dell’edificio. La leggenda e la credenza popolare la identifica invece come la casa natale di Giulietta Capuleti, protagonista, insieme all’amato Romeo Montecchi, della celeberrima tragedia shakespeariana.
La casa è visitabile anche all’interno, dove è stata ricostruita una tipica dimore signorile veneta del XIV secolo: in una sala è possibile vedere il letto originale utilizzato nella versione cinematografica di Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, insieme ai disegni e ai costumi del film.
Qui il link per prenotare la visita.
BASILICA DI SANTA ANASTASIA

Posta in una piccola piazza, situata al termine dell’omonimo corso, è il più rilevante monumento gotico della città. I lavori per la costruzione della basilica di Santa Anastasia iniziarono nel 1290 e proseguirono per quasi due secoli, sino alla consacrazione avvenuta nel 1471. La facciata in cotto, è divisa verticalmente in tre sezioni che corrispondono alle navate interne, il magnifico portale è ornato con pitture e sculture. Nella chiesa è conservato il famoso e spettacolare affresco SAN GIORGIO E LA PRINCIPESSA opera di Antonio Pisano (detto il Pisanello).
CATTEDRALE SANTA MARIA ASSUNTA

Il Duomo di Verona, ubicato in una piccola e sobria piazzetta nella zona medievale di Verona, è la chiesa più bella e preziosa della città, il suo principale luogo di culto cattolico. Edificata sui resti di una precedente basilica paleocristiana, venne consacrata nel 1187 da Papa Urbano III e dedicata a santa Maria Assunta.
Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito numerosi interventi, l’attuale sistemazione della facciata, una singolare fusione di gotico e romanico, risale al Cinquecento. Colpisce la maestosità dell’interno, ci sono tre navate con volte a crociera e cinque campate ripartite da otto elaborate colonne in marmo. Numerosissime e di grande bellezza le opere d’arte, gli affreschi, i marmi rossi di Verona, le cappelle, i tre organi a canne e gli altari. In particolare, non si può non nominare la meravigliosa Pala dell’Assunta del Tiziano.
PONTE DI PIETRA
è la prima costruzione realizzata dai romani quando giunsero a Verona nel I secolo a.C., a dorso d’asino, come tutti i ponti romani, purtroppo a causa delle inondazioni e delle guerre l’originale pietra bianca è stata parzialmente sostituita dai mattoni rossi. Il Ponte conduce sulla riva sinistra del fiume Adige dove maestoso sul colle San Pietro sorge

CASTEL SAN PIETRO

uno dei luoghi maggiormente legati alla storia di Verona e da sempre strategicamente fondamentale per il controllo della città. già prima dell’anno mille si è a conoscenza dell’esistenza di un castello sul colle, Oggi è una Caserma austriaca costruita tra il 1854 e 1856 su ordine di Radetzky per sua volontà con l’aspetto di un castello. Attualmente è inutilizzato e visitabile solo esternamente. Lo si raggiunge salendo un centinaio di gradini oppure prendendo la funicolare, ma consiglio assolutamente di andare perchè il panorama sul fiume e sulla città è veramente bellissimo.
BASILICA DI SAN ZENO MAGGIORE

La Basilica di San Zeno è l’edificio religioso veronese dedicato al santo patrono della città e si distingue per essere uno degli esempi più spettacolari del romanico in Italia. L’interno colpisce per l’ampiezza e la luminosità. Tra i numerosi capolavori che la chiesa ospita al suo interno, non si può non nominare la Pala di San Zeno, il magnifico trittico di Andrea Mantegna datato 1456-1459.
All’interno della cripta, risalente al X secolo, dal 921 è custodito il corpo del santo, in un sarcofago a vista e con il volto coperto da una maschera d’argento.
…altri itinerari se hai a disposizione DUE GIORNI
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