Il Quadrilatero

mappa quadrilatero bologna

Il quadrilatero oggi identifica una zona circoscritta del centro storico di Bologna, delimitata da Via Rizzoli, Via Castiglione, via Farini e via dell’Archiginnasio. E’ un dedalo di strette vie medievali, un’area pedonale vivace, brulicante di storia, profumi e sapori. Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando Bologna era un importante centro. Fin dal Medioevo, il Quadrilatero è stato il centro del commercio bolognese.

Qui si concentravano le botteghe degli artigiani, dei mercanti e delle corporazioni, che ancora oggi testimoniano con il loro nome originario: ad esempio via degli Orefici, via Pescherie Vecchie, via Drapperie, via Calzolerie. E ancora oggi le gioiellerie, le botteghe di gastronomia tipica bolognese, le macellerie e altre attività artigianali animano la vita quotidiana del Quadrilatero, insieme a locali dove sostare per un drink o uno spuntino nella tradizione petroniana.

Un'esplosione di sapori

Il Quadrilatero è un vero paradiso per i buongustai. Passeggiando tra le sue vie, sarai avvolto dai profumi intensi dei formaggi stagionati, dei salumi artigianali, della pasta fresca fatta a mano e dei dolci tradizionali. È il posto ideale per acquistare prodotti tipici bolognesi come la mortadella, i tortellini, il ragù e il parmigiano reggiano. Molte botteghe offrono anche degustazioni e la possibilità di assaggiare le specialità locali.

Atmosfera vivace

Durante il giorno, il Quadrilatero è animato dal viavai dei residenti che fanno la spesa, dei turisti curiosi e dei bolognesi che si incontrano per un caffè o un aperitivo.

via pescherie vecchie bologna

La sera, la zona si trasforma, con i numerosi ristoranti e osterie che riempiono le vie di tavolini all’aperto, creando un’atmosfera conviviale e festosa.

Architettura affascinante

Le vie del Quadrilatero sono fiancheggiate da antichi palazzi con portici caratteristici, archi e logge. Le facciate delle botteghe spesso conservano insegne storiche e vetrine ricche di fascino. È un vero piacere perdersi tra queste stradine e ammirare i dettagli architettonici.

VICOLO DEI RANOCCHI

vicolo dei ranocchi bologna
vicolo dei ranocchi bologna

il Vicolo dei Ranocchi deve il suo nome alla presenza storica di numerose botteghe che vendevano ranocchi, in un’area che era il centro del mercato del pesce. Questi anfibi erano una pietanza popolare all’epoca. 

Osteria del Sole

A  metà del vicolo c’è l’Osteria del Sole, aperta nel lontano 1465, è considerata una delle osterie più antiche d’Italia e forse del mondo. La sua particolarità e il suo fascino risiedono nella sua formula unica e nell’atmosfera senza tempo che si respira al suo interno, “Noi mettiamo il vino, voi il cibo!”: questa è la filosofia che la contraddistingue. L’osteria serve solo bevande, principalmente vini regionali, ma il cibo lo portano i clienti da fuori. Questo significa che puoi acquistare prelibatezze dalle vicine botteghe del Quadrilatero (salumi, formaggi, pane, pasta fresca, ecc.) e gustarle ai rustici tavoloni di legno dell’osteria, accompagnandole con un buon bicchiere di vino. L’osteria è da sempre un punto di ritrovo per bolognesi di ogni età e provenienza, ma anche per turisti curiosi di vivere un’esperienza autentica. È un luogo dove si abbattono le barriere e si socializza in modo semplice e genuino.

VIA PESCHERIE VECCHIE

VIA PESCHERIE VECCHIE BOLOGNA
VIA PESCHERIE VECCHIE BOLOGNA

Sebbene il pesce rimanga il protagonista indiscusso, negli ultimi anni la via si è arricchita di altre attività commerciali che contribuiscono a renderla ancora più interessante. Si trovano anche botteghe di pasta fresca, salumerie, fruttivendoli e locali dove gustare un aperitivo o un pranzo a base di pesce.

Mercato di Mezzo

A seguito dell’Unità d’Italia è stato trasformato nel primo mercato coperto della città. Dopo un importante progetto di riqualificazione nel 2014, il Mercato di Mezzo ha assunto la veste attuale, diventando uno spazio dinamico su tre livelli dove è possibile sia acquistare prodotti di alta qualità che gustare sul posto specialità gastronomiche. L’ingresso è sia da Via Pescherie Vecchie che dalla parallela Via Clavature.

VIA CLAVATURE

via clavature bologna
via clavature bologna

L’antica e caratteristica via Clavature deve il suo nome alla presenza di botteghe di fabbri che producevano “chiavature”, ovvero congegni in genere che per aprirsi e chiudersi hanno bisogno di una chiave.

Chiesa di Santa Maria della vita

chiesa di santa maria della vita bologna

La Chiesa di Santa Maria della Vita è un importante complesso monumentale. La sua storia affonda le radici nel XIII secolo, quando nacque come ospedale gestito dalla Confraternita dei Battuti Bianchi, una congregazione dedita all’assistenza dei pellegrini, dei malati e dei bisognosi, popolarmente chiamato Ospedale della Vita. Nel corso dei secoli, il complesso si sviluppò come luogo di cura e di culto. La chiesa che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione in stile barocco avvenuta nel XVIII secolo, l’interno a pianta centrale, caratterizzato da un’elegante classicità e da sei cappelle laterali. La cupola, alta ben 52 metri, è un elemento distintivo nel panorama del Quadrilatero.

Il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò Dell'Arca

Posto all’interno della chiesa, accanto alla cappella a destra dell’altare maggiore, si tratta di un complesso scultoreo in terracotta realizzato tra il 1463 e il 1494. Una delle rappresentazioni artistiche più intense e drammatiche della passione di Cristo, si compone di

il compianto sul morto bologna

sette figure a grandezza naturale. Opera, di straordinaria intensità drammatica e realismo espressivo, è considerata uno dei capolavori della scultura rinascimentale bolognese. Le figure dolenti attorno al Cristo deposto esprimono un dolore fisico e spirituale palpabile. Il poeta Gabriele D’Annunzio, che visitò il Compianto nel 1906, ebbe a definirlo un “urlo di pietra“.

Oratorio Santa Maria della Vita

Consiglio di visitare anche al primo piano l’oratorio, per ammirare il “Transito della Vergine” di Alfonso Lombardi (inizio XVI secolo). Quest’altro notevole gruppo scultoreo in terracotta raffigura la Madonna morente circondata dagli Apostoli. Le quattordici figure esprimono devozione e tristezza per la dipartita della Vergine. L’ambiente stesso dell’Oratorio, con il suo soffitto alla veneziana, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e raccolta. Ecco il link per le info/visite.

VIA DE' MUSEI

via dei' musei bologna

Lungo tutta la via c’è il Portico della Morte, noto a tutti per la presenza della storica Libreria Nanni. Nel 1336 venne fondata la “Compagnia dei Devoti dello Spedale di S.Maria della Morte”, dedita alla assistenza dei condannati a morte. La Morte al centro delle attenzioni dei confratelli era quella provocata dal boia, non quella clinica provocata da una malattia. La sede era in via Archiginnasio angolo via Musei, nei locali oggi occupati dal Museo Civico Archeologico, popolarmente chiamato “Ospedale della Morte”.

Con decreto napoleonico nel 1801 l’Ospedale della Vita e l’Ospedale della Morte furono fatti confluire nel “Grande Ospedale della Vita e della Morte”, in pratica l’Ospedale Maggiore,

in via Riva Reno, (dove ora è il Palazzo dello Sport) distrutto dai bombardamenti del 1943, ma già in attività dal 1725.

VIA MARCHESANA

via marchesana bologna
via marchesana bologna

E’ alta 22 metri la piccola casatorre dei Carrari, stretta tra gli edifici di via Marchesana che quasi non si nota, coniuga la solidità dei muri (rispetto alle case in legno ancora molto presenti) con la concezione a torre per una migliore difesa. La torre fu costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo dalla famiglia ghibellina dei Carrari, tra le più potenti a Bologna. I Carrari, benché ghibellini e dunque filo-imperiali e in opposizione al papa, si distinsero per le tante donazioni di terreni per ospitare gli ordini monastici a Bologna, tant’è che fu grazie a questa famiglia che si insediarono i Camaldolesi e poi gli Olivetani. La torre non è visitabile.

PIAZZA DEL FRANCIA

palazzo della cassa di risparmio di bologna

Troneggia in Piazza del Francia il meraviglioso Palazzo della Cassa di Risparmio di Bologna, è opera prestigiosa di Giuseppe Mengoni, uno dei più importanti architetti dell’800, realizzato tra il 1868 e 1873 come un grande palazzo rinascimentale.
La Cassa di Risparmio, fondata nel 1837 e ospitata inizialmente nel Palazzo del Podestà, richiedeva una sede adeguata al suo ruolo, una sede che promanasse solidità e decoro.
Il palazzo ospita opere di artisti come Guercino, Creti e Carracci, visitabile solo in occasioni di eventi speciali

PIAZZA MINGHETTI

piazza minghetti bologna

La piazza è relativamente recente, essendo stata realizzata tra il 1873 e il 1896, in seguito a un importante intervento urbanistico che ha interessato l’area. Domina il Palazzo delle Poste costruito nel periodo 1905-1911 e ancor oggi l’edificio ospita la Posta centrale. La piazza prende il nome da Marco Minghetti, un importante statista bolognese, Presidente del Consiglio del Regno d’Italia, al centro il monumento a lui dedicato. Inglobata nella cinquecentesca casa Policardi al nr 3 di Piazza Minghetti svetta la torre Toschi, visibile solo da qui.

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