Castelluccio e...

alto reno terme

ITINERARIO:
CASTELLUCCIO
– Chiesa di Santa Maria Assunta 
– Castello Manservisi
BORGO DI TRESANA
SANTUARIO MADONNA DEL FAGGIO
– Mulino Squaglia
MONTE PIELLA belvedere

Questo itinerario offre  spiritualità, storia, pace e tranquillità. La natura con i suoi boschi e i suoi panorami invita all’esplorazione e alla contemplazione. Una parte dell’itinerario è in auto e una parte a piedi, i sentieri in alcuni tratti sono sterrati ma tranquillamente percorribili.

CASTELLUCCIO

castelluccio

Castelluccio è un affascinante borgo di origine medievale situato nel comune di Alto Reno Terme, in provincia di Bologna. Si erge su un crinale che scende dal Monte Cavallo e dal Monte Tresca, offrendo una bella vista sulle valli circostanti.

A 811 metri sul livello del mare, lo si raggiunge percorrendo l’autostrada A1 uscita Sasso Marconi e poi seguendo le indicazioni prima per Porretta Terme e poi per Castelluccio. È un borgo caratterizzato da strette vie, case in pietra con tipici voltoni, piccoli giardini terrazzati. E’ un luogo ideale per chi cerca una pausa dalla frenesia della vita quotidiana, un luogo dove ritrovare il contatto con la natura e con se stessi.

Chiesa S. Maria Assunta

chiesa santa maria assunta castelluccio
castelluccio

La Chiesa di Santa Maria Assunta si trova nel cuore del borgo di Castelluccio, in posizione elevata rispetto al resto dell’abitato, offrendo un bel panorama sulle valli del Silla e del Rio Baricello. L’esterno presenta una facciata semplice. L’interno è a tre navate. Sull’altare principale si trova un’importante pittura su tela di S. Maria Assunta, dipinta da Domenico Maria Canuti. La chiesa conserva preziose pale d’altare del ‘600. Dalla sacrestia si accede al campanile, recentemente ristrutturato e visitabile solo alcune domeniche all’anno quando vengono svolte gare di campanari.

Castello Manservisi

castello manservisi castelluccio
castello manservisi

Alessandro Manservisi, proprietario di una delle più importanti sartorie di Bologna, acquistò quanto rimaneva dell’antico castello di Castelluccio nel 1886. Subito dopo venne iniziata una consistente ristrutturazione, il risultato fu un castello in stile neogotico con torri, portici e archi a sesto acuto.  Nel 1912 dopo la morte del proprietario divenne colonia scolastica per suo volere. All’interno è possibile ammirare oltre lo scalone affrescato, sale e saloni ancora arredati e stufe in maiolica colorata. Nella Sala degli “arazzi” sono esposte otto tele a trama grossa realizzate a inizio Novecento da Giacomo Lolli, che raffigurano degli arazzi a trompe-l’oeil. 

Museo Laborantes

Una parte dell’edificio è dedicata al Museo Laborantes che raccoglie oggetti e testimonianze databili tra l’800 e il ‘900 che testimoniano il mondo religioso e la dura vita quotidiana e di lavoro delle popolazioni di queste montagne.

Il castello oggi è aperto al pubblico, è possibile visitarlo … ecco il link.

Durante i mesi estivi, il castello ospita una varietà di eventi culturali, tra mostre fotografiche e pittoriche, esposizioni di artigianato.

Partendo da Castelluccio con l’auto in direzione Pennola e poi Santuario della Madonna del Faggio, dopo 4 km  si arriva ad un bivio  e poi al  Borgo di Tresana lasciando la macchina lungo la strada, non esistono parcheggi, e proseguendo a piedi per un breve tratto.

BORGO DI TRESANA

borgo tresana
borgo tresana

Tresana detta “il borgo delle ortensie”, è un borgo montano del XVI secolo con case e tetti in pietra riunite intorno ad un torrente con una fontanella e un castagno secolare. Nel periodo della fioritura il borgo si colora di rosa, viola ed azzurro. Le famiglie che vi abitavano hanno vissuto utilizzando l’unica risorsa disponibile: le castagne. Ora il borgo è stato completamente ristrutturato ed è diventato luogo di villeggiatura per figli e nipoti dei vecchi proprietari. Passeggiare per le viuzze del borgo è un tuffo in un’atmosfera d’altri tempi, quasi fiabesca, dove regna pace e tranquillità.

borgo tresana

Prendendo il sentiero che si trova in fondo al borgo si arriva al Santuario della Madonna del Faggio, questo percorso di un chilometro circa costeggia e attraversa il bosco. Sbocca poi sulla strada del Santuario con un tratto sassoso e un pò ripido. In alternativa seguendo la strada asfaltata al bivio del Bordo di Tresana, di cui sopra, la strada è di due chilometri circa e diventa comunque sterrata e un po’ sconnessa.

SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FAGGIO

La leggenda racconta che tra i pascoli del monte, un giorno, due pastorelli furono aiutati dall’intervento miracoloso della Madonna che apparve loro come immagine sacra su un faggio. Si volle trasportare l’immagine a valle, in paese, per poterla onorare a dovere. Miracolosamente il giorno dopo l’immagine sacra si trovava di nuovo sul faggio. Era segno che si doveva erigere un santuario in quel luogo e dedicarlo alla Vergine, era il 1672. La nascita del Santuario vero e proprio è datata al 1722, esso si affermò fin dalle origini come importante centro di vita religiosa e devozionale. Alla sinistra del Santuario seguendo il torrente si arriva al luogo dell’apparizione.

santuario madonna del faggio

IL MULINO DELLA SQUAGLIA

mulino della squaglia
mulino della squaglia

Dal Santuario seguendo a piedi il sentiero lungo il torrente Barricello, in trenta minuti si arriva al Mulino della Squaglia. Del mulino si può oggi ammirare l’imponente fabbricato, mentre i sistemi per il flusso dell’acqua sono ormai in gran parte interrati. Peccato che non sia più completamente visibile ma fa comunque parte della storia del luogo, il mulino serviva, per la macina di castagne e cereali.

Ora anzicché tornare indietro seguendo il sentiero si compie un giro ad anello e si ritorna sulla strada nei pressi dell’auto parcheggiata.

BELVEDERE DEL MONTE PIELLA

belvedere monte piella
belvedere monte piella

Uno dei punti panoramici più significativi dell’Alto Reno è il belvedere del Monte Piella, situato a 1196 m.s.l.m. Qui si può godere di una vista sulla valle del Reno che sconfina fin quasi Bologna. A favorire la bellezza del panorama è la presenza di  un grosso cannocchiale e di una targa fotografica in cui sono indicate le località e le vette visibili. Sul belvedere è  situata una grande croce in ferro installata il 26 settembre 1976 dal gruppo Alpini. Dista circa 6 chilometri dal Borgo di Tresana, si arriva in cima con l’auto ma nell’ultimo tratto la strada è sterrata e un pò dissestata.

alternative Bologna in collina

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