Itinerario insolito di tre giorni a Roma

Mentre lascio Roma ogni volta già programmo di ritornare, perchè Roma non basta mai, a Roma la bellezza è ovunque. Ho pensato ad un itinerario non scontato ma non meno bello, per chi è stato a Roma come me parecchie volte. Questo itinerario di tre giorni in una Roma insolita si svolge con parecchie visite guidate i cui orari lo condizionano. Inoltre molti siti sono in periferia lontani l’uno dall’altro, di conseguenza è necessario l’uso dei mezzi pubblici. L’itinerario deve partire dal venerdì alla domenica, sempre conseguentemente agli orari delle visite.
Mentre lascio Roma ogni volta già programmo di ritornare, perchè Roma non basta mai, a Roma la bellezza è ovunque. Ho pensato ad un itinerario non scontato ma non meno bello, per chi è stato a Roma come me parecchie volte. Questo itinerario di tre giorni in una Roma insolita si svolge con parecchie visite guidate i cui orari lo condizionano. Inoltre molti siti sono in periferia lontani l’uno dall’altro, di conseguenza è necessario l’uso dei mezzi pubblici. L’itinerario deve partire dal venerdì alla domenica, sempre conseguentemente agli orari delle visite.
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE
CHIESA DI SAN PAOLO ENTRO LE MURA
QUARTIERE COPPEDE’
VILLA TORLONIA
– Serra e Torre moresca visita guidata
– Casina delle Civette, Casino Nobile visita
– Casino dei Principi, Teatro, Villino medievale e limonaia
2° giorno:
CONVENTO TRINITA’ DEI MONTI visita guidata
GALLERIA COLONNA visita
VILLA MEDICI – ACCADEMIA DI FRANCIA visita guidata
3° giorno:
MERCATO PORTA PORTESE
CHIESA DI SAN FRANCESCO A RIPA
VILLA FARNESINA visita guidata
BASILICA SANTA MARIA IN TRASTEVERE
ANTICA FARMACIA S.MARIA DELLA SCALA visita guidata
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE

La Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, eretta dopo il Concilio di Efeso nel 431 sotto papa Sisto III, è il tempio mariano per eccellenza. Situata sulla sommità del colle Esquilino, è una delle quattro Basiliche Papali di Roma. La Basilica custodisce la più importante icona mariana della capitale, la Salus Populi Romani. Custodisce inoltre la reliquia della Sacra Culla, la mangiatoia in cui fu adagiato il bambino Gesù. Qui si trovano le spoglie di San Mattia e di San Girolamo e vi sono seppelliti sette Pontefici. In una tomba semplicissima, posta in un gradino sul lato destro dell’altare maggiore, riposa Gian Lorenzo Bernini insieme alla sua famiglia, morto nel 1680.

La basilica è una miscela di architetture di diverse epoche, con la navata e le sue colonne ioniche, il santuario paleocristiano del V secolo, il campanile romanico del Medioevo, i soffitti rinascimentali, le cupole barocche.
CHIESA DI SAN PAOLO ENTRO LE MURA

La Chiesa di San Paolo entro le mura colpisce per il colore delle strisce di mattoni e il bianco travertino e anche per il campanile a bifore e trifore. E’ una chiesa anglicana, in stile misto romanico-gotico è il primo edificio di culto non cattolico costruito a Roma dopo l’unità d’Italia e la fine del potere temporale della Chiesa, quando venne sancita la libertà di culto entro le mura cittadine. L’interno a tre navate è illuminato da vetrate colorate con storie della vita di San Paolo.
QUARTIERE COPPEDE'
non è un vero e proprio quartiere, ma un complesso di edifici situato nel quartiere Trieste, che si sviluppano intorno a Piazza Mincio.
Il quartiere ha preso il nome dall’architetto Gino Coppedè, che lo ha progettato in un periodo che va dal 1915 al 1927, l’idea nasce dal desiderio di realizzare una zona abitativa adiacente a piazza Buenos Aires. L’eclettico artista fonde diversi stili ornamentali creando un proprio marchio espressivo fortemente ispirato al Liberty.
IL PALAZZO DEL RAGNO

IL PALAZZO DEL RAGNO prende il nome da un grande ragno nero su fondo dorato che sovrasta il portale, simbolo di operosità, lo si deduce dalle ragnatele che produce instancabilmente, questo trova la conferma nella scritta LABOR che si trova nella parte più alta del palazzo. Nel mezzo della piazza la Fontana delle Rane in stile barocco, tutt’intorno i palazzi.
IL VILLINO DELLE FATE
IL VILLINO DELLE FATE è composto da tre villini che hanno muri in comune. Questi tre edifici con le loro pregevoli decorazioni, torrette e piccole logge omaggiano Firenze, Roma e Venezia attraverso simboli e personaggi che ricordano le tre città. I materiali usati per la costruzione dei villini sono terracotta, travertino, marmo, ferro battuto e legno.

I PALAZZI DEGLI AMBASCIATORI

I PALAZZI DEGLI AMBASCIATORI uniti da un grande arco monumentale, sotto al quale, oltre a due caratteristici balconi a destra e a sinistra, si può ammirare un grande lampadario in ferro battuto incastonato in un soffitto decorato magnificamente. Arrivando da via Dora questo è l’ingresso nel quartiere, nel silenzio e nelle suggestioni.
VILLA TORLONIA
Con Villa Torlonia si definisce una serie di edifici all’interno di un parco pubblico situati nel quartiere Nomentano alla periferia di Roma, ora di proprietà del comune di Roma che ha provveduto al restauro dopo anni di abbandono e devo dire riuscito magnificamente, la visita è sorprendente.
INGRESSO DA VIA SIRACUSA – con un unico biglietto si possono visitare tutti i musei….il link per tutte le info.

Dal XVII a metà del XVIII secolo la proprietà appartenne ai Pamphilj, che la utilizzarono come tenuta agricola. La famiglia Colonna acquistò la proprietà intorno al 1760, mantenendone la natura di terreno agricolo. La costruzione della villa ebbe inizio solo nel 1806 su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier per il banchiere Giovanni Raimondo Torlonia (il quale aveva comprato la tenuta dai Colonna nel 1797), e fu completata dal figlio Al.essandro
Negli anni venti Giovanni junior Torlonia, nipote di Alessandro, concesse la residenza ufficiale a Benito Mussolini, per la cifra simbolica di una lira all’anno. Nelle catacombe ebraiche scoperte sotto la villa fecero costruire un rifugio contro i bombardamenti.
Torlonia è stata una delle ultime casate romane insignite di un titolo ducale (creato ex novo) dai papi, grazie all’enorme ricchezza accumulata, e successivamente principesco.
SERRA E TORRE MORESCA (visita guidata)
Il complesso della Serra e Torre Moresca, con annessa Grotta artificiale, è stato progettato nel 1839 dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli e concluso nel 1841 con le decorazioni di Giacomo Caneva, fondamentalmente ideate per stupire gli ospiti.
La serra


La serra, con un’architettura di stampo moresco ispirata all’Alhambra di Granada, era destinata ad accogliere non solo piante esotiche e rare ma anche eventi spettacolari,
La torre
La torre era invece riservata a incontri più intimi, per pochi partecipanti, invitati dal Principe nella sontuosa sala da pranzo dell’ultimo piano, caratterizzato da ampie finestre con intelaiature in ghisa e vetri colorati e da pareti riccamente decorate da stucchi policromi. La sala aveva al centro un divano che, mediante l’azione di un meccanismo, poteva sollevarsi verso il soffitto, mentre dal piano sottostante saliva un tavolo imbandito che doveva sorprendere e impressionare gli ospiti.


Tra la torre e la serra, Jappelli costruì una grotta artificiale, retta da strutture in legno e stucco oggi non più esistenti, con percorsi sospesi, solo in parte conservati. Un luogo naturale e ricco di acque che doveva destare meraviglia e stupore tra i visitatori.
CASINA DELLE CIVETTE - Museo della vetrata liberty(visita)

La Casina delle Civette, nome legato alle numerose decorazioni di civette, e’ stata l’abitazione del principe Giovanni Torlonia junior fino al 1938, anno della sua morte. E’ il risultato di una serie di modifiche e di lavorazioni effettuate alla ottocentesca Capanna Svizzera, che in origine rappresentava un luogo di evasione dalla piu’ formale residenza principale. L’edificio divenne una raffinata residenza
con grandi finestre, porticati e con vetrate colorate. Fa inoltre aggiungere ferri battuti, maioliche, stucchi e, alle finestre, le celebri vetrate con decorazioni naturalistiche e faunistiche, come uccelli, farfalle e, naturalmente, civette, realizzate in pregiati vetri policromi legati a piombo.
ll villino sembra uscito da un film fantasy, è un luogo particolare e intriso di fascino.

CASINO NOBILE - Museo della villa e della scuola romana (visita)

La famiglia Torlonia, mercanti di tessuti e sarti, avevano fondato anche una piccola banca, fu così grande, visibile e anche ostentata, questa fortuna, che nel lessico popolare romano il nome Torlonia divenne sinonimo di ricchezza smisurata e “imbarazzante”.
Visitando il Casino Nobile la ricchezza si respira ed è ovunque, affreschi, trompe-l’oeil, lampadari, statue e arredi sono in gran parte provenienti della collezione Torlonia.

Il Casino Nobile, eccellente esempio di architettura neoclassica, è sempre stato luogo deputato allo svolgimento di eventi di alta rappresentanza fin dalle sue origini. Il nucleo centrale del palazzo è la Sala da Ballo, entrando si rimane letteralmente a bocca aperta, in altezza occupa due piani, un’ apoteosi di dipinti stucchi dorature e marmi.
Al secondo piano ha sede il Museo della Scuola Romana, con dipinti, sculture e disegni degli artisti di quella corrente.
CASINO DEI PRINCIPI

Piccolo e raffinato, il Casino fu usato dal principe Alessandro Torlonia, nel corso dei fastosi eventi mondani organizzati nella Villa, come dipendenza del Palazzo principale.
Una galleria sotterranea ancora oggi unisce i due edifici.
E’ aperto solo in occasione di mostre temporanee.
TEATRO

fu commissionato dal principe Alessandro Torlonia all’Architetto Quintiliano Raimondi per festeggiare le sue nozze con Teresa Colonna, ma per diversi ed infausti motivi i lavori terminarono solo nel 1874. Oltre agli spazi scenici, forniti di tutti gli apparati tecnici, furono realizzati ambienti laterali per intrattenere gli ospiti durante le feste private del principe. Il teatro è attivo e fa parte del sistema museale di Roma Capitale.
VILLINO MEDIEVALE E LIMONAIA

L’edificio venne commissionato da Alessandro Torlonia all’architetto Quintiliano Raimondi intorno al 1840 come edificio preposto al ricovero degli agrumi e come serra di fiori. Successivamente, la facciata ovest dell’edificio fu inglobata nel Villino medievale. E’ noto ancora oggi come la “Limonaia”, in ricordo della sua funzione originaria
Oggi nella limonaia si trova un ristorante che si chiama appunto La Limonaia, mentre nell’attiguo Villino Medioevale ha sede la ludoteca Technotown.
USCITA DA VIA NOMENTANA
secondo giorno
CHIESA E CONVENTO TRINITA' DEI MONTI visita guidata

Svettano sulla sommità della scalinata di Piazza di Spagna, la visita è solo guidata e solo il sabato mattina e il secondo e il quarto mercoledì di ogni mese, ecco il link per tutte le informazioni.
La chiesa e il convento furono costruiti all’inizio del 1500 per volere del re di Francia Carlo VIII, figlio di Luigi XI, per ospitare I Padri Minimi di Francesco di Paola, ordine da lui fondato, in segno di gratitudine per essere stato di conforto al padre malato.
Francesco di Paola fu poi canonizzato per le sue guarigioni miracolose.
Trinità dei Monti è una delle 5 chiesi francesi a Roma.
Il convento
La visita inizia nel chiostro impreziosito da lunette affrescate con scene della vita del santo.

I corridoi del piano superiore ospitano delle bellissime anamorfosi, dipinti eseguiti con una tecnica particolare dove le figure appaiono distorte e prive di significato se viste di fronte, ma che assumono forma definita e senso compiuto cambiando il punto di vista.

Tra le due anamorfosi è possibile ammirare un astrolabio catottrico. Un orologio solare con quadrante a riflessione, grazie ad uno specchio posizionato sul davanzale di una finestra i raggi del sole si riflettono sui muri, sulle iscrizioni, i simboli e le figure dello zodiaco, ma soprattutto sulle linee orarie del tempo solare.
La visita continua nel refettorio, dove i frati mendicanti consumavano i loro pasti frugali.

Mirabili sono gli affreschi con effetti illusionistici realizzati nel 1694 dal gesuita Andrea Pozzo, con le scenografiche Nozze di Cana. Il grande trompe l’oeil occupa tutte le pareti della sala.

Al primo piano una piccola cappella accoglie i pellegrini di tutto il mondo che arrivano per chiedere grazie, l’accesso è possibile tutti i giorni, è la cappella della Mater Admirabilis.
Nel 1844, una giovane novizia, Pauline Perdreau dipinse un affresco rappresentante la Madonna, nel loro corridoio di ricreazione. Questo corridoio fu rapidamente trasformato in cappella a seguito delle numerose grazie ricevute.
La chiesa
,La parte più antica della chiesa è costruita in stile gotico con pietre della regione di Narbonne, tra il 1502 e il 1519, per volere del re di Francia, coperta poi da volte a crociera ogivali.

L’interno è composto da un’unica grande navata con cappelle laterali, comunicanti tra loro, ornate da belle opere d’arte del manierismo romano e intitolate alle famiglie che ne avevano ottenuto il patrocinio nel XVI secolo. Una cancellata in ferro battuto che originariamente era collocata all’altezza della crociera, aveva lo scopo di tenere separata la zona della clausura da quella pubblica.
Nel 1828, quando il ramo francese dell’Ordine dei Minimi scomparve, il sito venne affidato, con un accordo firmato tra la Santa Sede e la Francia, alle religiose del Sacro Cuore con la missione dell’educazione dei giovani curando l’insegnamento della lingua e la diffusione della cultura francese nel rispetto della legge e dei regolamenti scolastici italiani.
Dall’anno scolastico 2006/07, la tutela dell’Istituto Sacro Cuore è di responsabilità delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme e dal luglio del 2016 con lo stesso accordo è stata affidata alla Comunità dell’Emmanuele.
GALLERIA COLONNA
Palazzo Colonna è uno dei più belli, grandi e antichi palazzi privati di Roma, da 23 generazioni i membri della Famiglia Colonna vivono queste stanze piene di capolavori. La Galleria che si trova all’interno del palazzo, è un autentico gioiello del barocco romano, è talmente ricca di opere d’arte, arredi di pregio, arazzi, marmi che è essa stessa un’opera d’arte.

Fin dal primo momento, la Galleria fu ideata come grande sala di rappresentanza per celebrare degnamente la vittoria della flotta cristiana sui turchi nella Battaglia di Lepanto del 1571. Istituita nel 1654 dal cardinale Girolamo I Colonna e da suo nipote Lorenzo Onofrio Colonna, inaugurata nel 1700 dal figlio di Lorenzo Onofrio, Filippo II, La galleria è composta da diverse sale.
La più spettacolare sicuramente è la Sala Grande dalle pareti completamente rivestite di specchi, dipinti, tra i quali capolavori di Tintoretto, Guido Reni, Guercino, Annibale Carracci e da sculture.

Una curiosità: incastonata sulla rampa di scale che conduce alla Sala Grande, è possibile vedere una palla di cannone. È lì dal 1849, quando i francesi agli ordini del Generale Oudinot la spararono dal Gianicolo, durante la Repubblica Romana.
Una passeggiata in questa sala merita la visita alla galleria
Tramite ponticelli sovrastanti Via della Pilotta, il palazzo è congiunto con il giardino pensile sulle pendici del colle Quirinale. Si possono ammirare alberi di magnolie, piccole siepi di bosso, grandi siepi all’italiana, un edicola, una cascata d’acqua con un grande ninfeo posto al centro delle due scale di accesso alla parte superiore del giardino. Statue antiche e vasi di agrumi decorano la cascata.
La galleria è aperta per le visite libere solo il sabato mattina....il link per tutte le informazioni.

VILLA MEDICI - ACCADEMIA DI FRANCIA (visita guidata)

ll panorama su Roma che si può godere dal belvedere di Villa Medici vale la visita, lo consiglio al tramonto quando i toni del rosso e del giallo colorano la città e la rendono ancora più magica….ecco il link per le visite.

L’Accademia di Francia a Roma è un’istituzione governativa francese che dipende dal Ministero della Cultura Francese.
Nel 1576, la splendida villa viene acquistata dal cardinale Ferdinando de Medici per ospitare la sua collezione d’opere d’arte. E’ sede dell’Accademia di Francia, fondata nel 1666, dal 1803, su iniziativa dello statista Jean-Baptiste Colbert e di Gian Lorenzo Bernini, fu istituita per accogliere i giovani artisti francesi affinché essi potessero sviluppare i propri progetti creativi.
Oggi l’Accademia continua la sua missione di promozione dell’arte contemporanea e degli scambi culturali tra Francia e Italia, mantenendo viva una tradizione secolare di eccellenza artistica e dialogo interculturale.

Il giardino di Villa Medici, che si estende per più di 7 ettari da Nord a Sud, conserva ancora oggi in gran parte l’aspetto del XVI secolo. Presenta caratteristiche del giardino all’italiana: parterre geometrici con siepi di bosso, statue antiche e fontane decorative, viali alberati con limoni e agrumi in vaso, un boschetto di lecci.
La facciata interna è magnifica, in stile rinascimentale, ornata da ghirlande, maschere, statue e bassorilievi antichi, che si apre con un’incantevole loggia sul giardino. Gli interni custodiscono pregevoli opere d’arte, collezionate nei secoli: mobilio prezioso, arazzi, oggetti d’arte e di design, strumenti musicali, disegni, stampe, sculture. Nella villa è presente una delle più grandi biblioteche di arti decorative di Roma. La raccolta si compone di circa 37.000 volumi in lingua francese, dedicati alle arti plastiche, architettura e storia dell’arte, che ne costituiscono il nucleo più importante, testi di musica, fotografia, cinema e letteratura.
MERCATO DI PORTA PORTESE

Situato nel caratteristico Rione Trastevere, lo storico mercato di Porta Portese è il più famoso e grande della città- Prende il nome dalla seicentesca Porta, costruita in sostituzione dell’antica Porta Portuensis, e nasce intorno al 1945. Sui banchi si può trovare un po’ di tutto, ma prevalentemente abbigliamento vintage.
CHIESA DI SAN FRANCESCO A RIPA GRANDE

San Francesco a Ripa Grande è la prima chiesa francescana di Roma, oggi Santuario. Qui soggiornò San Francesco d’Assisi, allora era l’ospizio di San Biagio, tenuto dai Benedettini di Ripa Grande. All’interno della chiesa, proprio alle spalle della sacrestia, è ancora oggi possibile entrare nella piccola cella del Santo.
La facciata barocca è austera, l’interno, a tre navate con croce latina, è quello tipico francescano, privo di sfarzo, ma comunque arricchito da numerose opere e monumenti funebri.
Ospita la straordinaria statua giacente che raffigura l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni (1675), ultima opera del grande scultore Gian Lorenzo Bernini. La beata che visse e operò a Roma tra il 1473 ed il 1533 e dedicò la sua vita ai poveri e agli orfani. Nel 1992 le spoglie mortali del grande artista Giorgio de Chirico vennero traslate nella chiesa di San Francesco a Ripa, dal cimitero del Verano.

La vedova del pittore, grande devota del Santo di Assisi, donò ai frati francescani tre dipinti del Maestro da apporre nella cappella della tomba, tra cui La Caduta o Salita al Calvario, tela di vaste proporzioni (185 x 160 cm).
VILLA FARNESINA (visita guidata)


Villa Farnesina, nel cuore di Trastevere, è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano. Costruita come residenza secondaria, lontana dai clamori dell’Urbe ed immersa nel verde, del ricco banchiere di origine senese Agostino Chigi, su progetto di Baldassarre Peruzzi, tra il 1505 e il 1520.
Il banchiere era anche protettore di artisti e amico di principi e cardinali che amava ricevere nella sua dimora.

La Loggia, situata nel piano terreno è composta da cinque archi che sono attualmente chiusi da vetrate protettive. Prende il nome dalla decorazione ad affresco dipinta nel 1518 sulla volta dalla scuola di Raffaello su disegni del maestro, dove si raffigurarono episodi ispirati alla favola di Amore e Psiche.


In un’ala laterale del loggiato si ammira l’affresco Il Trionfo di Galatea dipinto da Raffaello. La ninfa è rappresentata con un viso delicato che contrasta con il resto del corpo, muscoloso e rigoglioso, mentre viene trainata da delfini su una conchiglia.
Al primo piano la vasta sala delle Prospettive, affrescata dal Peruzzi, è uno dei primi esempi di prospettiva nella pittura.
Nel 1590 la villa viene acquistata dal Cardinale Alessandro Farnese il giovane, da cui viene il nome di Farnesina, per distinguerla dal Palazzo Farnese, al di là del fiume. Nel 1927, Villa Farnesina viene acquistata dallo Stato Italiano come sede dell’Accademia d’Italia. Dal 1944, è la sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei, situata nell’ antistante Palazzo Corsini.
Il link per l’acquisto dei biglietti per la visita.
BASILICA SANTA MARIA IN TRASTEVERE

La Basilica di S.Maria in Trastevere, che sorge sulla omonima Piazza, è stato probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. Secondo la leggenda la chiesa fu eretta da S.Giulio I nel 340, la chiesa fu ricostruita quasi completamente da Innocenzo II nel XII secolo, in gran parte con i travertini ed i marmi provenienti dalle Terme di Caracalla.

Bellissimi i mosaici di Pietro Cavallini del XIII secolo: all’interno con le sei storie della “Vita di Maria”, ma, in particolare, all’esterno, sulla facciata, dove è raffigurata “Maria in trono con il Bambino” e dieci donne recanti lampade. L’interno, oltre i mosaici, è ricchissimo di opere d’arte. Al centro di Piazza di S.Maria in Trastevere sorge una fontana che, secondo la tradizione, è la più antica di Roma.
ANTICA FARMACIA SANTA MARIA DELLA SCALA (visita guidata)

La Farmacia di Santa Maria della Scala, originariamente chiamata “spezieria” prende il nome dalla vicina chiesa e convento di Santa Maria della Scala, è la piu’ antica d’Europa.
Al secondo piano del convento si trovava infatti la farmacia/spezieria, creata inizialmente per uso interno ed esclusivo del convento stesso. Qui l’ordine religioso del convento, i Carmelitani Scalzi, coltivavano, producevano e vendevano le spezie e i medicamenti. Alla fine del 1600 la farmacia viene aperta anche al pubblico. Divenne così famosa che ad essa facevano riferimento personaggi importanti come principi, medici e addirittura pontefici, tanto da essere chiamata la “Farmacia dei Papi”.


Entrare nella spezieria è come entrare in un mondo antico e lontano, fatto di pareti interamente coperte da vetrine che custodiscono medicamenti antichi, soffitti decorati, antichi arredi in legno e strumenti originali per pesare i medicinali.
Racchiusa in un grande contenitore in marmo, è ancora conservata la teriaca, antichissimo medicinale e panacea di tutti i mali, usato sin dai tempi dei romani, ma che nessuno conosce esattamente gli ingredienti.
L’antica spezieria ha continuato a funzionare fino al 1978, distribuendo medicinali a prezzi modici ed oggi è ancora possibile acquistare alcuni prodotti, realizzati con antichissime ricette. La visita è possibile solo guidata, ecco il link per i contatti.
Al piano terreno si trova una moderna farmacia.
💥 per soggiornare a Roma consiglio l’hotel Universo della catena Best Western, con un buon compromesso qualità-prezzo offre cortesia, attenzione alle esigenze del cliente e una meravigliosa colazione a buffet. Inoltre è vicino alla stazione Termini in una tranquilla strada parallela.
💥 un ristorante dove trovare un ottima cucina tradizionale romana è la Trattoria Frezza, fondamentale prenotare con largo anticipo. Particolarità: le bombe fritte, pizzette fritte e farcite in vari modi.