Itinerario di due giorni tra i CASTELLI DELLE COLLINE DI PARMA

Percorrere questo itinerario di due giorni tra i castelli delle colline di Parma è un viaggio sensoriale in armonia e connessione con la natura, i colori e la morbidezza del paesaggio influiscono sullo stato d’animo donando serenità. Tanti i castelli e le rocche che all’improvviso appaiono in tutta la loro maestosità come “finestre su epoche passate”, che ti inducono ad entrare e a scoprire le battaglie, gli intrighi, i misteri, le storie d’amore … la storia del Ducato di Parma e Piacenza.
Senza trascurare le specialità enogastronomiche.
ITINERARIO:
1° GIORNO:
TABIANO BORGO CASTELLO visita guidata
SALSOMAGGIORE TERME
CASTELLO DI SCIPIONE PALLAVICINO visita guidata
LABIRINTO DELLA MASONE
2° GIORNO:
NOCETO CASTELLO visita guidata
FELINO CASTELLO
TORRECHIARA CASTELLO visita
MONTECHIARUGOLO CASTELLO visita guidata
TABIANO CASTELLO visita guidata

Il Castello è uno dei più importanti monumenti di difesa dell’epoca feudale nell’Alta Emilia. Sorto all’inizio dell’XI secolo su di un antico insediamento romano, fu uno dei fondamentali presidi dei Marchesi Pallavicino per la protezione e il controllo del proprio Stato che abbracciava un vasto territorio compreso tra i Comuni e le Diocesi di Parma, Cremona e Piacenza, dal Po all’Appennino e a difesa dei numerosi pozzi per l’estrazione del sale, di cui i Marchesi Pallavicino erano i maggiori produttori. Il sale, elemento indispensabile per la conservazione del cibo, è stato per millenni una delle merci più ricercate e preziose.
L’interno è ben tenuto e arredato, le visite sono solo guidate, ma la guida molto disponibile permette di entrare anche nelle stanze dove non sarebbe possibile perché abitate, link per le info.


TABIANO BORGO
Lungo le pendici di roccia su cui è stata realizzata la fortezza vi è il Borgo di Tabiano Castello, parte integrate del sistema di difesa del Castello. Borgo e Castello, per tutto il XX secolo il cuore pulsante dell’economia locale è stato il caseificio e la latteria, dove veniva raccolto e lavorato il latte delle cascine circostanti per diventare Parmigiano da stagionare nei magazzini del Castello.
Oggi il Borgo è trasformato in un Relais di Charme con stanze, suite e appartamenti, sale riunioni, wellness e due ristoranti, uno dei quali situato nell’antico Caseificio. E’ possibile acquistare prodotti tipici.
SALSOMAGGIORE TERME

TERME BERZIERI il monumentale edificio delle terme Berzieri, realizzato tra il 1914 e il 1923, è un esempio unico di Art Dèco termale contemporaneamente di ispirazione dèco, liberty ed orientale. Salsomaggiore divenne una delle più eleganti località termali italiane, frequentata dall’alta società dell’epoca. Le terme sono intitolate a Lorenzo Berzieri, medico al quale è attribuita la scoperta nel 1839 delle proprietà curative delle acque salsoiodiche presenti a Salsomaggiore e a Tabiano. Il palazzo è di grande effetto vale la visita a Salsomaggiore, ora è chiuso per ristrutturazione, probabilmente sarà riaperto nel 2025.
IL POZZO SCOTTI

Il Pozzo Scotti è un’importante testimonianza storica di Salsomaggiore Terme, che racconta la storia dell’estrazione del sale nella zona. Prende il nome dalla famiglia Scotti, che fu proprietaria di diverse saline nella zona, raggiunge una profondità di circa 800 metri. La sua funzione principale era l’estrazione dell’acqua salsobromoiodica, utilizzata poi nelle cure termali. Il pozzo, collocato di fronte alle Terme Berzieri, è caratterizzato da una struttura architettonica distintiva in stile Liberty, coerente con lo stile architettonico predominante di Salsomaggiore dell’epoca. Oggi il Pozzo Scotti non è più attivo per l’estrazione dell’acqua, ma rimane come monumento storico che testimonia l’importanza dell’industria del sale e delle terme nella storia di Salsomaggiore.
PIAZZA DELLA LIBERTA'
Bella piazza racchiusa da palazzi con negozi storici anche se attualmente alcuni chiusi, domina il Palazzo Comunale di linee sette-ottocentesche ma originario della seconda metà del XIV secolo.

CASTELLO DI SCIPIONE dei Marchesi PALLAVICINO visita guidata

il primo documento che ne testimonia l’esistenza risale al 1025, quando il castello venne fondato da Alberto Pallavicino. Costruito come fortezza militare, su un’altura circondato dal borgo medievale è ancora oggi abitato dai diretti discendenti della famiglia Pallavicino. Conserva i meravigliosi arredi d’epoca del Seicento, soffitti a cassettoni, affreschi e decorazioni originali, oltre ad un elegante loggiato seicentesco con le sue “finestre” che si aprono come quinte sceniche sul meraviglioso paesaggio collinare.

Il nome deriva dalla leggenda secondo cui fu edificato sui resti di un accampamento romano del console Scipione. La posizione strategica permetteva il controllo della produzione del sale nelle saline sottostanti.
Due suites di charme con ingressi indipendenti sono a disposizione all’interno del castello per trascorrere un soggiorno in un contesto esclusivo, in un’atmosfera romantica e ricca di storia, all’interno di un borgo medioevale immerso nella natura. Si entra solo con visite guidate su prenotazione, non è permesso fare foto all’interno. Il link per prenotazioni e info..
LABIRINTO DELLA MASONE


Il Labirinto della Masone è un parco culturale, concepito dall’editore, bibliofilo, designer e collezionista Franco Maria Ricci. Ospita spazi culturali per più di 5.000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica.
Il Labirinto della Masone con pianta a stella copre 7 ettari di terreno ed è realizzato interamente con piante di bambù di specie diverse.
Al centro del Labirinto della Masone trovate una piazza di duemila metri quadrati contornata da porticati e ampi saloni: ospita concerti, feste, esposizioni e altre manifestazioni culturali. Prospiciente la piazza, una cappella a forma piramidale ricorda il labirinto come simbolo di fede. Ci sono, per i visitatori, una caffetteria, un ristorante, uno spazio gastronomico parmigiano e un bookshop dove si possono trovare anche molte edizioni ormai rare di Franco Maria Ricci. Il link per tutte le info di visita.
NOCETO - “ IL CASTELLO DELLA MUSICA” visita guidata

Il Castello di Noceto, o rocca di Noceto, risale al XIII secolo, nel tempo ha subito numerose distruzioni e numerose volte è stato riedificato. Nel corso del 1300 fu per centinaia di anni proprietà dei Sanvitale, signori di Noceto, che lo utilizzarono, come tribunale, abitazione del podestà e come carcere. Poi seguì un periodo di grande instabilità durante il quale il territorio passò di signoria in signoria.
Nel 2005 il castello viene ufficialmente battezzato “Castello della Musica”, al piano nobile hanno sede il Museo del Disco antico Bruno Slawitz, lascito del giornalista sportivo nocetano, che conta oltre 10000 titoli; suddivisi in tre sezioni: storica, lirica, sinfonica.
La collezione della Liuteria Parmense, strumenti ad arco e a pizzico realizzati dal maestro Renato Scrollavezza. La Scuola Internazionale di Liuteria del maestro Renato Scrollavezza, una delle più importanti nel campo delle liuteria.
L’interno non è come ci si aspetta un castello, consiglio la visita a chi è interessato agli strumenti o ai dischi.

CASTELLO DI FELINO

Il Castello di Felino, nascosto da un bosco di latifoglie, a picco su un colle, nella verde vallata tra i torrenti Parma e Baganza, domina strategicamente il paese di Felino, distante solo un chilometro.
Costruito nell’ 890 come un semplice torrione, il castello venne ampliato e fortificato raggiungendo il massimo splendore con Pier Maria dei Rossi. Appartenuto in successione ai Pallavicino, agli Sforza e poi ai Farnese, l’antico maniero oggi ospita un ristorante di charme.
Il Castello di Felino è visitabile solo parzialmente (mura esterne, corte, sotterranei). I sotterranei ospitano il Museo del Salame Felino nelle suggestive cantine.
CASTELLO DI TORRECHIARA visita

E’ il mio preferito… appare all’improvviso tra le dolci colline ricamate a vigneti di Malvasia e Sauvignon, e ti lascia con il fiato sospeso, è incredibilmente suggestivo e romantico.
Il Castello di Torrechiara, costruito tra il 1448 e il 1460, per volere di Pier Maria Rossi, conte di Berceto, marchese di San Secondo, al servizio dei Visconti, fu uno dei personaggi più interessanti del ‘400, spesso paragonato a Lorenzo il Magnifico, per le doti di condottiero militare, ma anche colto intellettuale. Il castello nasce come strumento di difesa per il controllo dello sbocco del torrente Parma nella pianura e per rafforzare quello scacchiere fortificato, che garantiva gli accessi dalla Liguria e dalla Toscana, ma nasce anche come dimora signorile, fondendo strutture difensive e residenziali.


Fu il regno della favola d’amore con l’amata Bianca Pellegrini e tutto nel castello parla della loro passione a partire dalla Camera d’Oro famosa per il ciclo di affreschi attribuiti a Benedetto Bembo celebrativi del loro amore. L’interno non ha arredi ma tutte le stanze sono affrescate. Dopo innumerevoli passaggi di proprietà dal 1912 il castello è proprietà dello stato…il link per le info visite.
Il borgo medievale
Non si può lasciare Torrechiara senza aver passeggiato tra le piccole vie del borgo medievale, un tempo annesso al maniero. A pochi passi dal castello sorge la piccola CHIESA DI SAN LORENZO dalle forme romaniche e per rendere più piacevole la passeggiata vi consiglio di fare sosta alla CANTINA DEL BORGO e/o alla BOTTEGA DEL BORGO dove degustare e acquistare vini e prodotti tipici.
💥 se avete tempo nel borgo c’è la TAVERNA DEL CASTELLO un bel ristorante dove si mangia bene con tavoli all’esterno dove si può mangiare ammirando il castello con la suggestione di un salto nel passato.
💥 un’alternativa…lungo la strada tra Felino e Torrechiara s’incontra la trattoria Masticabrodo, dal sapore casalingo, tra i piatti della tradizione parmigiana potrete trovare una fantastica giardiniera di loro produzione che vendono anche in deliziosi barattoli in vetro…consigliatissima!!
CASTELLO DI MONTEGHIARUGOLO visita guidata

Il Castello di Montechiarugolo si trova sulla riva sinistra del torrente Enza, nella strategica posizione di confine tra Parma e Reggio Emilia, fu costruito da Guido Torelli, condottiero dei Visconti, nel secolo XV sui resti di un preesistente insediamento. Le severe mura esterne, a protezione della roccaforte, nascondono al suo interno un elegante dimora rinascimentale. E’ nel corso del Cinquecento che il castello con Pomponio Torelli, insigne umanista e letterato, amante della poesia e della pittura acquista nuovo splendore e diventa meta di artisti ed ospiti illustri, tra i quali il papa Paolo III e il re di Francia Francesco I. Si ammirano giardini con statue settecentesche, saloni, arazzi, arredi d’epoca.
Bellissimo il loggiato affrescato, da cui ammirare la magnifica vista sul parco dell’Enza.
Sul castello aleggia una leggenda, si narra che ogni anno, allo scoccare della mezzanotte del 19 maggio, il fantasma della Fata Bema appaia sulle mura del castello, rivolta verso Parma, in attesa del ritorno dell’amato e sfortunato Pio, figlio di Pomponio Torelli. Non vi racconto la storia perchè è bello ed emozionante sentirla raccontare nel castello.
Lo Stato Italiano lo vendette nel 1867 e venne acquistato da Antonio Marchi. E’ tuttora proprietà privata della famiglia. Il link per le info visite.